Dettagli Recensione
esperienza negativa
E'un reparto in cui spesso si consuma una tra le più grandi tragedie che possa succedere nella vita di una persona: la perdita dell'autosufficienza. Mia madre era una donna attiva, la sua vita era fatta di piccole, innocenti cose che però la facevano sentire importante e vitale. Con l'ictus le è stato tolto tutto questo. In un attimo, in un soffio. Ho visto la sua disperazione mentre questo avveniva, attimo dopo attimo. Insieme alla sua c'era anche la mia di disperazione... per la mia impotenza. A tutto questo si aggiungeva purtroppo la totale mancanza di umanità, sensibilità da parte di buona parte dei medici che operano in questo reparto e del personale. Nessuna forma di umanità e garbo nel trattare una patologia così grave. Gli infermieri spesso si esprimevano in dialetto foggiano, in maniera scurrile e volgare. L'assistenza era quasi totalmente delegata ai parenti. Perchè pazienti non autosufficienti erano un peso gravoso. Nessuna forma di intesa o collaborazione era possibile! Il tutto avveniva con l'indifferenza dei medici del reparto.. Quando mia madre cadde dal letto dell'ospedale fratturandosi l'omero e il gomito dell'unico braccio, il destro, che riusciva a muovere, uno dei "sensibili" medici del reparto volle solo sapere come mai la badante, che ero stata costretta ad impiegare temporaneamente accanto a mia madre a causa delle loro disfunzioni, non era stata più attenta! Solo questo. L'incidente rappresentava una semplice scocciatura. C'è voluto anche del tempo perchè a mia madre fasciassero il braccio fratturato che le faceva male. Queste cose si fanno in ortopedia, non era di loro competenza! In questi termini si era espresso un infermiere. Ovviamente, data la gravità dei fatti, ho denunciato il tutto alle autorità competenti. Ma quanta amarezza e desolazione! Un ultima osservazione...: il direttore del reparto chi l'ha visto?
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