Dettagli Recensione

A ottobre 2014 la mia ginecologa mi ha detto che il fibroma uterino che mi faceva compagnia da anni, negli ultimi due era quasi raddoppiato e che aveva raggiunto dimensioni tali da rendere necessaria l'asportazione dell'utero. Nell'ospedale della città in cui vivo il primario, dopo avermi visitata, mi ha comunicato che, date le dimensioni dell'utero, avrebbe dovuto intervenire tramite incisione dell'addome, molto probabilmente verticale. L'intervento avrebbe richiesto 5-7 giorni di ricovero ospedaliero e tempi di convalescenza piuttosto lunghi. Poi una collega mi parla del Dal Ponte e del prof. Ghezzi; mi sono informata in rete e ho letto tanto sulle tecniche mininvasive all'avanguardia utilizzate dal prof. Ghezzi e dalla sua equipe e mi sono detta: "perché non provare"?
E così ho fatto la visita col professore, persona che, oltre ad essere professionale e disponibile, riesce a infondere tranquillità e sicurezza anche solo con lo sguardo e col sorriso. Dopo circa tre mesi, ad aprile 2015, sono stata chiamata dall'ospedale. Il 16 aprile 2015 sono sta accolta da personale cordiale, molto umano e più che disponibile, dalla segretaria, alle infermiere, all'anestesista e ai medici. Mi sono addormentata ridendo a una battuta dell'anestesista e mi sono svegliata, circa un'ora dopo, senza accusare il minimo dolore. Tre buchini minuscoli sull ventre e il giorno dopo dimessa. Non ho avuto alcun tipo di problema e ancora oggi mi chiedo come sia stato possibile. Bravi, bravi, bravi! Un plauso speciale al prof. Ghezzi, che porta nel mondo un importante esempio di eccellenza italiana e lo fa con passione e umiltà.
Grazie!!!