Dettagli Recensione

Ci ho messo un po' a scrivere, forse perché volevo dimenticare tutto il contorto iter diagnostico in cui sono incappata prima di incontrare il professore Ghezzi, persona chiara, intellettualmente onesta e estremamente competente. Partivo da un utero che alla risonanza mostrava 16 fibromi e alcuni ginecologi mi avevano prospettato l'ipotesi di cercare una gravidanza senza espormi i rischi cui sarei potuta andare incontro.
Il professore mi ha subito indicato la strada dell'intervento come unica soluzione, difficile da accettare perché avevo un rischio emorragico e addirittura di perdere l'utero non indifferente, ma era l'unica soluzione se volevo sperare in una futura gravidanza. Avevo 38 anni e non potevo fare altro.
Sono stata operata il 18 agosto.
Intervento di miomectomia mini laparotomica secondo Pfannenstiel e isteroscopia operativa e diagnostica contestuale.
I fibromi alla fine erano 30, ho subìto due trasfusioni e la degenza non è stata semplice, ma mi ha ridato un utero sano, la speranza e la risoluzione di tutti i fastidi che i fibromi mi recavano e che molti riconducevano a semplici manifestazioni somatiche.
Il reparto è eccellente dalla pulizia al garbo del personale, dagli Oss alle infermiere e alle caposala, erano pronte ogni volta che le chiamavo e non si sono limitate a gestire solo la mia degenza ma anche a darmi forza in una condizione psicologica per nulla semplice...8 giorni con drenaggio, due trasfusioni e postura fissa con schiena contratta per cui urlavo dal dolore non sono cose facili da sostenere.
Concludo invitando le donne che come me hanno incontrato ostacoli e opinioni discordanti sul percorso di diagnosi, di affidarsi all'ospedale del Ponte e al professor Ghezzi e alla sua giovane ma straordinariamente preparata equipe. È quello che ci si dovrebbe aspettare da tutte le nostre strutture ospedaliere, ma posso assicurare che qui siete nell'eccellenza assoluta.
Un saluto speciale alla dottoressa Francesca Tunisi, così carina da farmi una promessa che ha mantenuto al mio risveglio dell'anestesia.
Ad majora.