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Oggi 23 agosto 2017, alle ore 12.30 mia moglie si è presentata in reparto, dotata:
(i) di regolare impegnativa di urgenza del medico curante;
(ii) di regolare ricevuta di pagamento della prestazione.
Mio figlio di 14 anni ha una fastidiosa otite che sembra aggravarsi giorno per giorno, nonostante le cure antibiotiche prescritte dal medico di base, che ha deciso quindi con urgenza di inviarlo al reparto per accertamenti accurati.
La dottoressa di turno, che non sembrava molto occupata, era infatti seduta nello studio dei medici alle prese con il suo cellulare, non si è degnata neanche di uno sguardo, asserendo che le urgenze vanno trattate in base ad una lista di attesa da espletare comunque entro tre giorni.
Alla richiesta di mia moglie di assunzione di responsabilità in caso di aggravamento ulteriore, la suddetta ha riposto che la responsabilità è del medico e non sua. A parte che tali responsabilità eventualmente sarà un giudice a deciderle (speriamo di no), tali medici io li trovo apertamente e sfacciatamente in contrasto con la propria etica professionale.
Io comunque aspetterò alla scadenza dei tre giorni, 26 agosto 2017 ore 12.30, prima intraprendere eventuali iniziative.