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HANNO COMPIUTO CON ME UN ALTRO MIRACOLO
Lo dichiaro subito: mio portavoce è mio figlio sig. Fabrizio Bianucci, che redige questa dovuta bella recensione feedback su miei espressi suggerimenti. Io ho 88 anni e non sono un asso col PC e il web e non uso smartphone, ma vorrei tanto...; sono una nonnina vecchietta arzilla (solitamente) che 20 giorni fa stava quasi per lasciare l'abito terreno e passare nell'Oltre a causa di una brutta broncopolmonite che, negli anziani con mille acciacchi come me e malattia primaria importante come una mielodisplasia, indebolita al massimo, 42 kg. (uno scricciolo) può essere fatale. Ma gli angeli del PS prima (l'ottimo dr. Comi in ricezione di turno, sala 2, quella sera di sabato 17.10.2015 e tutto lo staff di PS) mi hanno accolto subito senza attesa e con tempestività mi hanno sottoposto a tutti gli esami laboristici e rx diagnostici del caso. Poi, il giorno dopo, gli arcangeli del Reparto Medicina di Urgenza al terzo piano del DEA, l'eccellenza del "Fatebene", mi hanno miracolata ben per la seconda volta (la prima risale al novembre- dicembre 2012 stesso reparto grazie alla dr.ssa P. Francini, quella notte al PS di guardia e che ringrazio ancora molto).
In solo 17 giorni di degenza "da hotel 5 stelle de luxe" sono stata curata efficacemente con totale remissione della broncopolmonite, e pure della infezione alle vie urinarie successivamente intervenuta per causa presumibile "nosocomiale" (che poi significa ospedaliera, nel senso che il cateterismo vescicale necessario almeno la prima notte per esperire esame urine altrimenti impossibile vista la mia incapacità temporanea di provvedere a fornire un minimo campione per immediato antibiogramma), come del resto capita nel 70% dei casi a ricoverati e cateterizzati... anche se avevo detto di togliermelo subito quel maledetto lungo tubo pistolotto, peraltro tanto comodo e sicuro per il paziente e per i sanitari tutti.
Tutti bravi, gentilissimi, efficienti, umani e disponibili in qualsiasi ora del giorno e della notte, sia lo staff medico che quello paramedico infermieristico e di OSS (pure gli addetti cucina extracomunitari latinos, bravi, educati e gentili, come gli outsourcing delle pulizie generali di reparto). Quindi un grazie particolare ed esplicito, nome e cognome in chiaro (viva la meritocrazia e l'umanità e la bontà di chi compie una professione davvero difficile, vicina alla sofferenza, agli anziani rompiscatole,col cuore e cura tanta cura) a:
(in ordine mnemonico, non gerarchico o di importanza)
- Biagio, il professionale giovane e piazzato, un argano umano
- la paziente Piera, la caposala o come si chiama oggi coordinatore infermieristico (insomma, la capa delle infermiere, funzione una volta deputata alle suore, terribili, ma necessarie al buon funzionamento del "nosocomio" (ah ah, il linguaggio sanitario burocratese!)
- dr.ssa Montori super gentile e competente
- dr. V. Raffaelli, nativa della Valdinievole toscana, luogo di origine del mio toscanaccio povero marito
- altre dottoresse di cui non ricordo il nome, anche se io sono stata pressochè in cura alle due suddette
- Anna, l'infermiera campana ipergentile che sembra una ragazzina, ma ha già figli grandi
- Rosa Raia, dolce e carina, consigliera, una OSS coi fiocchi
- la sig.ra Salvatrice, siculissima, poi andata in ferie per meritato riposo e visite a parenti
- la infermiera romanissima e gentilissima di cui - caspita! - mi sfugge il nome
- l'altra infermiera professionale, giovane e sicula pure lei, con occhiali di cui non ricordo il nome
- l'infermiere alto magrettino e cordialissimo, peso welter, disponibile, anche qui mi sfugge il nome
- l'altra signora infermiera professionale molto seria e competente, noddica forse lumbarda, capello corto con occhiali, che assomiglia a volte vagamente alla rockstar Gianna Nannini secondo me...
e poi tutti gli altri santi infermieri e OSS che ho forse dimenticato di nominare ma che sono nel mio cuore e qui ringrazio compreso il f.f. primario dr. Picca (?), che sostituisce l'"aspettativo" dr. P Marino, che come coach ha il grande onore di allenare e dirigere una squadra di campioni di razza, con ripetuti briefing addestrativi e riunioni operative, anche se non l'ho conosciuto di persona.
Da ultimo, anche se non è di questo reparto, ma di Oncologia Ematologica, un grazie alla dr.ssa Bruna Ventre che più volte è intervenuta per consulto (e che mi segue da anni assieme ai dottori Guffanti e Parisio per la mia patologia in quell'altra "eccellenza" - non detto a mo' di ex gov Lombardia azzurro vestito - di divisione che è quella appunto diretta dalla dr. G Farina).
Penso di aver finito, sono stata sincera, non ho interesse a raccontare frottole (ma se volete vado avanti nell'encomio solenne, nel pamphlet...) vista l'età, ma mi auguro ancora di incontrarvi, però fuori reparto, per offrirvi un caffè comunitario e fare i debiti scongiuri alla struttura tanatologica attigua al PS.
Grazie di cuore,
Adriana Zaccari vd Bianucci - Milano Porta Venezia
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