Dettagli Recensione
pit stop in Urologia, dott. Calabrò
è stato il primo ricovero ospedaliero in vita mia (ho 55 anni)- praticamente un weekend lungo (due notti, tre giorni). Non ho termini di paragone, tuttavia desidero ugualmente esprimere il mio più sincero apprezzamento per l'efficienza, la precisione, la disponibilità, la cura, l'organizzazione, la discrezione, la cortesia e la delicatezza, (quest'ultima tutta femminile nel trattare la parte più imbarazzante del corpo maschile) che ha caratterizzato la prestazione alla quale mi sono sottoposto. Tutte le persone avevano sempre un gran daffare, complimenti al primario dott. Calabrò: in sala operatoria c'era un clima cordiale, ma concentrato (mi sembrava di essere nei telefilm televisivi, che peraltro non seguo). Il mangiare, da ospedale ovviamente, ma ben fatto, arrivava talmente caldo che a volte era faticoso... togliere il coperchio; ho mangiato molto volentieri le mele-pere cotte: mia moglie non le fa perché dice che "fanno tanto da ospedale". Un paziente che veniva dalla Calabria mi ha detto: da noi il cibo parte per 4 persone, ma arriva in reparto per 2..
Note dolenti? Mi sono dimenticato di chiedere il certificato da consegnare al datore di lavoro (e di conseguenza non mi è stato dato), così ho scoperto (vedi gazzettino di PD del 13/04/11) che c'è una "battaglia" in corso con i medici di "famiglia". La seconda nota riguarda l'informativa privacy: ne ho letta una più "didattica" e fatta meglio scaricandola da internet. Una battuta conclusiva sulla cosa più fastidiosa: la suoneria (a manetta) dei cellulari dei pazienti della stanza; cari familiari, dopo le 20.00 evitate di telefonare, la giornata in ospedale comincia molto presto, praticamente alle 5.00. Este poi è una gran bella cittadina, non rinunciate alla zona pedonale perché è bellissima.
Giuseppe Bisetto Trevisin
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