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Pessima esperienza paziente con Alzheimer
Mio padre è stato ricoverato in questo reparto a seguito di una caduta e di un trauma cranico; poichè soffre di Alzheimer, le condizioni di paziente "normale" nelle attività quotidiane non sono da considerare, quindi a maggior ragione si necessità di più attenzione, anche per le sue esigenze.
Essendo stato positivo al Covid, è stato ricoverato in un reparto di isolamento per oltre due settimane, ma successivamente dopo che è diventato negativo, è stato inserito in una stanza intermedia, chiamata grigia, in quanto non erano disponibili letti in stanza comune e quindi ci hanno vietato la visita e gli affetti dei familiari!! Inoltre chiamavamo il reparto per avere informazioni del suo stato, per tutta la sua degenza, e nessuno rispondeva, a tutte le ore della giornata! Questo a causa del fatto che non ci avvisavano dello stato di salute del paziente. Sono state rare le volte che qualche medico chiamava, ogni 4-5 giorni! Pertanto è stato necessario fare un lettera di reclamo ufficiale.
Quando siamo riusciti a vederlo, lo abbiamo trovato in pessime condizioni, dimagrito notevolmente, perennemente sdraiato con mani e piedi legati, trascurato soprattutto per il fatto che, avendo tale malattia, è un peso gestirlo, si necessita più attenzione degli altri comuni malati.
Dopo che lo abbiamo spostato in un'altra struttura per la riabilitazione, ci siamo ritrovati insieme ad altri familiari di pazienti che erano stati ricoverati in Neurologia, che lamentavano le stesse pessime condizioni di gestione del malato.
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