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Ho cambiato ospedale in travaglio
Alla 39+1 ho avuto una perdita più abbondante del solito, sentivo qualche contrazione ma senza dolore, così contatto il mio ginecologo (che era in vacanza) e mi suggerisce di andare al PS per vedere se il liquido fosse amniotico o semplicemente muco. C’erano 50 gradi e si sudava tantissimo, per questo avevo anche il dubbio. Così alle 24.00 mi reco al PS di Cosenza, che mi manda subito in reparto dove una “gentilissima” dottoressa mi informa che il tampone per verificare che non sia liquido amniotico potevo andarmelo a comprare da sola in farmacia la mattina dopo, perché loro li avevano terminati. In più non sapeva dirmi se avessi rotto le acque o meno o se stavo partorendo o no, però mi disse che mi ricoveravano per sicurezza. Dopo essere entrata in reparto e visto le condizioni igieniche, sia dei lettini che dei pavimenti, ed ho deciso di andarmene. Ho firmato le dimissioni e sono arrivata al Miulli in provincia di Bari (dove avevo un’amica ostetrica). Lì hanno fatto tampone e hanno visto che era effettivamente liquido amniotico ed avevo avuto una rottura delle acque alta! Poi tutto é andato benissimo. Sono stata fortunata ad avere avuto il coraggio di andarmene, sono sicura che il mio parto non sarebbe stato bello come é effettivamente stato al Miulli.
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