Dettagli Recensione
È un reparto difficile ma con eccellenze!
In questo periodo, il reparto è di frontiera e non è per nulla semplice da gestire.
Ringrazio la dott.ssa Angela Mazza per la dedizione, passione, competenza ed umanità nel trattamento di mio padre, avviato alla terapia antiembolica in tempi ristrettissimi grazie ad una importante e rapida azione diagnostica, nonostante lo stato di cronico affollamento del Reparto, che gli ha, in sostanza, salvato la vita, portandolo in stabilizzazione prima del passaggio in reparto di ricovero.
Servono più posti letto nei reparti e più infermieri e OSS, altrimenti il PS non potrà mai farcela, con un bacino di riferimento così ampio come quello dell'Ospedale di Cosenza.
Troppa lunga la permanenza in reparto, senza ricovero.
Non si capisce l'ostinazione di alcuni medici a negare il supporto all'alimentazione dei pazienti: è vero che si può tollerare, in PS, il non poter/dover mangiare data la brevità del tempo durante il quale il paziente vi soggiorna, ma è anche vero che, se un paziente ci sta per due o tre giorni, per cause sfortunate concomitanti, se non può mangiare autonomamente, o lo si fa aiutare o va mandato nel Reparto di destinazione; se non mangiasse per due o tre giorni, gli si potrebbe creare un danno maggiore del motivo per il quale è stato ricoverato.
Infermieri ed OSS di Pronto Soccorso dovrebbero essere l'eccellenza, il meglio di tutti i reparti; spesso non è così e quei pochi bravi, impazziscono per rincorrere le carenze di altri.
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