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Il bicchiere mezzo pieno
Alla fine di novembre 2019, facendo un controllo ecografico all'addome, a mia madre (Ida Naccarato) veniva riscontrata una formazione di dubbia natura a carico del rene sinistro - per la precisione una neoformazione, visto che non risultava da un precedente controllo - con indicazione di approfondimento attraverso Tac con mezzo di contrasto. Un vero fulmine a ciel sereno non solo perché non ce lo aspettavamo, ma anche perché già dall'ecografia il rene interessato ne risultava deformato, senza che mai ci fosse stato qualche sintomo. Con molta preoccupazione abbiamo eseguito la Tac, che ha confermato la presenza della grossa formazione, e che da ultimo consigliava una consulenza clinico urologica. Naturalmente volevo sottoporre il caso di mia madre allo specialista migliore nel campo indicato, motivo per cui ho chiesto a persone di mia fiducia a chi di molto bravo potessi rivolgermi nella mia città, avendo sempre nel cuore il timore di dovermi spostare fuori regione. Tutte le informazioni prese mi hanno condotto allo studio dei giovani e preparatissimi dottori Vincenzo Zaccone e Michele Di Dio, che già avevo incontrato sulla mia strada poiché avevano curato altri miei familiari. Il dottore Zaccone (per me e mia sorella poi diventato simpaticamente doc Zac) dopo avere studiato attentamente la situazione, ci ha spiegato, con rara sensibilità e umanità, che la mamma necessitava di intervento chirurgico per togliere la formazione in questione e che soprattutto bisognava togliere anche il rene, visto che ormai non svolgeva più la sua funzione. E' stato un momento molto duro, che non dimenticheremo mai, ma la competenza con cui ci veniva spiegata la cosa, la padronanza con cui ci veniva illustrato l'iter da seguire, ha portato, con molta naturalezza, mia madre ad un affidamento totale e speranzoso al medico che avevamo di fronte. Di lì a pochi giorni mia madre, già ipertesa e portatrice di loop recorder per fibrillazione atriale, ha eseguito presso l'ambulatorio di Urologia dell'ospedale di Cosenza, nello spazio di una mattinata, il prericovero, con tutti gli accertamenti necessari all'intervento chirurgico. Ricoverata nel pomeriggio di martedì 18 febbraio 2019, mia madre è stata operata il mattino seguente, dal dottore Zaccone e dal dottore Di Dio (per me e mia sorella poi diventato simpaticamente doc DiD) i quali le hanno praticato una nefrectomia retroperitoneoscopica, un intervento che nelle modalità con cui è stato eseguito, si fa solo in altri sette centri in Italia. A due giorni dall'intervento, tolti catetere e drenaggio,mia madre era in piedi, la mattina del sesto è stata dimessa dall'ospedale e oggi, nel settimo giorno dall'intervento, una volta a casa, mi ha aiutato a preparare il parco pranzo del mercoledì delle Ceneri. Cosa aggiungere….Un ringraziamento particolare a tutto il personale infermieristico del reparto di Urologia dell'ospedale di Cosenza, e al suo direttore Dr. De Giacomo. Ovviamente, la nostra riconoscenza ai dottori Zaccone e Di Dio per la loro grandissima professionalità e competenza, e, non certo per ultimo, per la notevole carica umana con cui hanno seguito la mia mamma. Il Signore benedica oggi e sempre i dottori Zaccone e Di Dio e l'Ospedale di Cosenza sia fiero di avere al proprio interno dei medici cosi brillanti.
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