Dettagli Recensione
Prof. Bruno Nardo, Chirurgia Generale Falcone
Potrei raccontare una storia fra tante, una malattia che arriva improvvisa a sconvolgere una vita e un equilibrio familiare, della improvvisa fragilità e della frenetica ricerca dei medici "giusti" che potessero decodificare una tac e mostrarci il cammino da compiere; potrei raccontare di coincidenze di treni e aerei, stanze di alberghi da prenotare per chissà quanto tempo, la fatica di doversi trovare, in un momento così delicato per tutti i protagonisti di questa vicenda dolorosa, anche lontani da casa.
Potrei raccontare questa storia, purtroppo nota a quanti si sono dovuti scontrare non solo con la brutalità della malattia ma anche con un sistema sanitario che, qui in Calabria, è spesso nei racconti disperati di chi ha vissuto esperienze negative e sulle pagine nere della cronaca locale.
Invece voglio raccontare una storia che ha avuto una svolta diversa a seguito dell’incontro con il Prof. Bruno Nardo. Avevo letto il curriculum di un professionista serio, affermato e competente ma ho incontrato – già dal primo momento – anche una capacità di ascolto, una umanità, una presenza propositiva e sicura che ha infuso nel paziente un immediato senso di fiducia; mostrandoci sempre con precisione tutto il percorso che avremmo dovuto affrontare, ci ha dato la possibilità di poter – finalmente – tornare a sperare. Voglio raccontare di come ha accolto le ansie di noi familiari accompagnandoci con tutte le spiegazioni che ci erano necessarie, nei minuti immediatamente precedenti e subito dopo il complesso intervento chirurgico, eseguito con straordinario successo. Voglio raccontare di come sia stato presente, in tutti giorni del post-operatorio trascorsi in reparto, nonostante i suoi numerosi impegni. Voglio raccontare della sua équipe altrettanto professionale e umana e di un intero reparto - nessuno escluso – che con competenza e garbo, nel rispetto del momento di dolore e sempre con il sorriso, ha portato un reale sollievo alle fatiche di pazienti e familiari. Ci siamo sentiti accolti, come in una casa.
Si parla di treni della speranza, io invece voglio - e sento il dovere di farlo – raccontare del prof. Bruno Nardo, di una eccellenza che a noi questa speranza l’ha restituita qui, in un ospedale della nostra Terra.
L.F.R.
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