Dettagli Recensione
Papà ricoverato in oncologia
Mio papà è stato ricoverato in questo reparto per una biopsia al fegato, che purtroppo ha dato la diagnosi meno sperata, ossia metastasi da carcinoma del pancreas.
Nulla da dire sul personale infermieristico, tutti gentili e pronti ad ogni esigenza.
Dopo 10 giorni dalle dimissioni ci chiamano per informarci dell'esito della biopsia. Spieghiamo, dopo la brutta diagnosi ricevuta, che papà non era facilmente trasportabile. Chiediamo di non dire nulla a papà, o perlomeno di far uscire a pagamento un oncologo e che gli dessero un lumicino di speranza. Ci rispondono che per onestà professionale avrebbero dovuto dire tutto. Abbiamo portato papà al controllo, che si è sentito dire: LEI HA POCO DA VIVERE. Io non voglio fare nomi, credo sia la prassi dell'ospedale, e allora Vi chiedo di fare un corso di UMANITA'. Mio papà è morto il 27/11, ma si è spento nel momento stesso della visita per poter far sì che la Vostra onestà professionale fosse intatta.
Mi chiedo se la stessa onestà professionale la utilizziate anche con i vostri papà.
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