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In arrivo al reparto di Urologia, non essendoci posti liberi al reparto vengo appoggiato al reparto Chirurgia toracica, dove mi accoglie l'infermiera Blando che, insieme a tutti i suoi colleghi, vedendomi un po' impaurito (essendo io un soggetto ansioso) mi fanno sentire subito come fossi in famiglia.
Il giorno dopo vengo trasferito in reparto urologia, essendo nello stesso piano e confinanti. Non nascondo di essere andato nuovamente in panico, ma l'infermiera Blando, vedendo il mio stato di disagio, mi ritranquillizza dicendomi che lì era la stessa cosa e che avrei trovato non le stesse persone, ma uguali a loro, promettendomi che dopo l'intervento sarebbe venuta a trovarmi (cosa che poi ha fatto). Come mi aveva anticipato, in Urologia ho avuto la stessa accoglienza ricevuta il giorno prima. Personale disponibile, scherzoso, bravo a mettere i pazienti a loro agio.
Arriva l'ora del mio intervento, vengo preparato, il signore che mi accompagna in sala operatoria comincia a darmi coraggio e a cercare di tranquillizzarmi. Entrato in sala operatoria mi accolgono due anestesiste che, vedendomi piangere e tremare dalla paura, ridendo e scherzando cominciano a farmi rilassare. Poi il dottor Salvatore Romeo, il chirurgo che mi ha fatto l'intervento (TURP), anche lui con qualche frase scherzosa mi fa tranquillizzare ancora di più. Il tempo di farmi la spinale, chiedo al dottore quando inizieremo, mi dice "abbiamo già iniziato". Mi accorgo che accanto avevo un monitor dove vedevo tutte le fasi dell'intervento. La paura era completamente scomparsa.
In conclusione: ringrazio di vero cuore il dottore Romeo e la sua equipe, a cominciare dal personale delle pulizie a finire con capo sala, medici, OSS e tutti quanti per la loro gentilezza, per la loro disponibilità, per la loro cortesia.
Grazie dal profondo del cuore.