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GRATITUDINE DOPO 17 ANNI
Nonna Rosina classe 1923, nelle prime ore del 14.02.2003 giungeva dalla Calabria elitrasportata in codice rosso in gravi condizioni a seguito emorragia cerebrale subaracnoidea, lo stato comatoso unitamente alle altre patologie (cardiopatica)non presagiva grandi speranze, presenti i figli giunti da tutta Italia che non hanno esitato un solo secondo a precipitarsi in quel di Palermo con ogni mezzo, per stare vicino alla mamma. La situazione era disperata, nonostante le cure l'emorragia diffusa non veniva riassorbita. Il dr. Riggio ci comunicò in maniera professionale che un eventuale intervento avrebbe potuto creare danni (ischemia) anche in considerazione della venerabile età, ma ci chiese di avere fiducia. Rosina veniva assistita quotidianamente dal personale e dalla figlia infermiera professionale, e dopo diversi giorni si vide uno spiraglio: Rosina dava qualche segno di ripresa. Fu sottoposta ad un esame con mezzi di contrasto a cura della dr.ssa Sinatra, si determinò così un aneurisma cerebrale da mm. 3. Passarono altri giorni e Rosina migliorava ogni giorno grazie alle cure prestate, fino a quando lo stesso dr. Riggio ci comunicò che poteva essere dimessa. Il 01.03.2003 veniva dimessa, ma non uscì dall'ospedale senza prima aver assaggiato la pasta con la sarda che quel giorno veniva servita a pranzo.
Ricordiamo solo i nomi di questi due medici, ovvero il dr. Riggio e la dr.ssa Sinatra, ma ringraziamo di cuore unitamente a nome di tutti i nostri familiari lo staff medico tutto, e gli infermieri che in quel periodo operavano nel reparto in ospedale. Oggi nonna Rosina vive circondata dall'affetto di figli e nipoti, ringraziando il buon Dio, e tutti quelli che si sono prodigati per la sua guarigione nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Civico di Palermo.
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