Dettagli Recensione
Abbandonati a sé stessi
Ho avuto l'esperienza di assistere per lungo tempo una persona in una malattia diventata calvario e la cui cura invece era partita col migliore degli auspici: totale responsività del tumore al platino, azzeramento del marker tumorale Ca125, successiva immediata operazione (in altro Reparto dell'Ospedale di Chieti, trattandosi di un semplice day-hospital l'Oncologia di Chieti e non di reparto) conclusasi bene e dichiarata dai chirurghi come "K0" (K zero: ovvero zero residuo di cellule cancerose).
Poi, l'incubo: fatta l'operazione, sono stati lasciati trascorrere 3 mesi senza alcuna tipo di terapia, né chemio, né ormonale, né di alcun altro tipo (nonostante la totale responsività del tumore alle terapie ormonali). Poi al primo controllo, dopo 90 giorni, l'esito: ricomparsa dei valori del marker tumorale Ca125.
Da lì: cambi continui di terapia, scollamento totale col paziente e con i suoi familiari e nessun dialogo solo imposizioni di terapie chemio, ma con l'assicurazione che era quello il cammino corretto. L'avvicendarsi spaventoso di chemio senza alcuna logica dichiarata, ma solo "random", fino all'abbandono totale della paziente a cui alla fine non è stata somministrata più alcuna cura, neppure palliativa nella semplice attesa che sopravvenisse la morte. - Condivido al 1000% il parere del sig. Mario De Angelis dell'8/2/2011 e SCONSIGLIO soprattutto ad intraprendere presso l''Oncologia di Chieti alcun tipo di terapia.
Commenti
L'ospedale ha Reparti d'eccellenza, ma non credo l'oncologia.
Ci sono stato e l'approccio che ho avuto con una dottoressa è stato pessimo. Io sono andato altrove.
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