Dettagli Recensione
esperienza che mi lascia incredula
Al mio secondo aborto spontaneo, dopo una perdita di sangue, mi reco di corsa all'ospedale di Chieri. Aspetto una buona mezz'ora prima di essere vista: la Dott.ssa che mi ha visitata inizia a chiedermi informazioni sul caso e io le racconto del primo aborto, le spiego che ho fatto il test di gravidanza due giorni fa, che segnava positivo ma che ora stavo perdendo abbondante sangue: mentre parlavo la Dott.ssa continuava a battere le mani sulla tastiera del computer e l'unica frase che ha detto "allora lei è incinta congratulazioni!". Al che io rimango allibita, ma essendo in stato psicologico alterato non riesco a rispondere. Mi invita poi a prepararmi per la visita: io, vedendo persone entrare e uscire continuamente dalla stanza (compresi uomini), aspetto prima di spogliarmi. La Dott.ssa allora mi dice di sbrigarmi in modo poco gentile, io le spiego che sto aspettando un pò di privacy e lei risponde "SE VUOLE ESSERE VISITATA QUESTE SONO LE CONDIZIONI!". Quindi mi spoglio in questo via vai, lei mi visita internamente e quello che mi dice è... che sto perdendo sangue e di sentire il mio ginecologo.
Sono rimasta scioccata e senza parole. Dopo essermi ripresa ho scritto una lettera di lamentela al direttore sanitario che di rimando mi ha mandato una lettera di risposta della Dott.ssa, dove per difendersi ha raccontato un sacco di bugie: peccato che io fossi accompagnata e quindi ho i testimoni. Sono ancora andata a parlare con il Dir. sanitario, ma non è stato un colloquio soddisfacente: pieno di scuse e buonismi per tenermi tranquilla, concluso con "speriamo di rivederla per un buon evento".
Certo, come no!!! Scrivo questo per evitare che ad altre capiti quello che è successo a me, umiliazione in un momento estremamente delicato fatto da chi dovrebbe avere empatia e competenza e considerando anche le loro buste paga!
Commenti
Continuo passaggio di medici, sia uomini che donne, che venivano a battere sulla tastiera del computer oppure recuperare la bilancia che si trova vicino all'armadio.
Davvero un'organizzazione che lascia a desiderare.
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