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Quando un sorriso fa più di mille medicine
In data 8 giugno 2021 ore 20.30 mi trovo sfortunatamente nel pronto soccorso dell'ospedale di Chieri con gravi dolori causati da un incidente. Ad accogliermi c'erano dei medici e infermieri eccellenti, tra cui il Dott. Luigi Vitale che, con minuziosa scrupolosità, ha seguito nei migliori dei modi tutti gli approfondimenti.
Durante la notte è passato diverse volte, mi ha fatto portare anche una bottiglia di acqua. Prima che terminasse il turno, si è accertato che mi facessero tutti gli esami in attesa del l'ortopedico che mi dimettesse.
Stavo male, molto, ma la sua umanità ha reso possibile che la mia condizione fosse protetta e assicurata, come ogni malato dovrebbe avere. Dietro quella mascherina ho visto dei occhi comprensivi, umani che nascosti dal sorriso sono riusciti dirmi "vedrà, andrà tutto bene...".
Ringrazio l'amica fraterna Marina Bortot, parte integrante dell'ospedale di Chieri, che si è presa cura di me sostenendomi fino alla fine.
In un momento storico sotto Covid, finire al pronto soccorso non è certamente una scelta, bensì una esigenza necessaria. Cercate di essere fiduciosi e ringraziate chi in quel momento cerca di migliorarvi la vita.
Grazie per l'attenzione.
Vilma Ghia
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