Dettagli Recensione
Un ambiente unico
Quando ho dovuto iniziare a pensare a dove partorire, mi misi come "assoluto" che avrei voluto partorire in un ospedale con la TIN, perché non serve mai, ma se serve, averla all'interno del proprio ospedale può fare la differenza.
Avendo partorito a 26 settimane, manco a farloca posta, ho potuto constatare quanto importante sul serio potesse essere questo elemento.
Non saprei proprio da dove partire nel ringraziare ognuni singolo professionista del reparto incontrato nella nostra avventura in TIN, patologia e adesso agli ambulatori. Abbiamo potuto sperimentare anche altri reparti di neonatologia di altri ospedali e, almeno per quanto riguarda la nostra esperienza, nel complesso (perchè comunque non è che non ci siano professionisti o brave persone anche al di fuori del Casilino ), nessuno è al pari di questo.
Sembra una cosa da poco, ma soprattutto a livello di pulizia e dell'attenzione a determinati dettagli, la differenza con altri ospedali, magari considerati il meglio a livello nazionale, è abissale.
È vero, l'accesso a TIN e patologia è limitato agli orari dei passi e i genitori non possono stare contemporaneamente coi proprio bimbi, però sinceramente posso garantire che, per quanto sia magari difficile essere lì tutta sola, sapere che hai poco tempo per stare con il tuo bimbo e che a volte le forti emozioni della situazione, unite alle notizie quotidiane sulla salute dei piccoli, possono farti sentire destabilizzata, infermiere e infermieri non ti abbandonano mai a te stessa.
Quando vivi questi reparti la notte diventa impossibile dormire sereni, in pratica riposi e basta, ma ecco, sapere che lasciavano la nostra bambina in buone mani, era ciò che ci aiutava quanto meno a riuscire a chiudere gli occhi.
Un altro dettaglio secondo me importantissimo è il supporto all'allattamento che viene offerto, soprattutto in patologia, ma anche in TIN, anche se per ovvie ragioni in misura un po' ridotta: è una cosa bellissima, perché infermiere e tirocinanti ostetriche sono pronte a darti veramente qualsiasi informazione, spiegazione su allattamento, tiralatte, conservazione del latte materno, ma soprattutto aiuto nell'attacco al seno, tutto questo senza nessun giudizio e sempre con molta delicatezza... e lo dice una che non è mai riuscita a far attaccare bene la propria figlia.
Siamo grati ad ognuno di voi, ad ogni persona che ha conosciuto e che si è presa cura della nostra piccoletta. Anche se non siamo entrati in confidenza proprio con tutti quanti (siete tantissimi tra medici e infermieri!) per noi siete stati una famiglia per quei 3 mesi e alcuni continuano ad esserlo tutt'ora.
A chi lo sta affrontando voglio lasciare un consiglio: create legami con gli altri genitori, non rimanete isolati. È un'esperienza tosta per tutti, in cui ci sono tante incertezze, può esserci tanto dolore... ma se avete qualcuno con cui condividere tutto questo, qualcuno che possa capire cosa voglia dire vivere in questo limbo, vi assicuro che sentirete il cuore un pochino più leggero.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute