Dettagli Recensione
Ringraziamenti
La nostra odissea comincia il 25 febbraio 2019, in seguito ad un pronto soccorso dettato dalle ormai croniche condizioni di mia madre 76enne, una donna dalla vitalità infinita ma che da qualche mese era preda di mille sintomatologie indecifrabili.
Dopo un ricovero di 15 giorni nel reparto di Medicina generale del nosocomio di Caserta, approdiamo al famigerato e temuto 4° piano dove si curano i malati "particolari".
Veniamo accolti dal sorriso amorevole della dottoressa Giuliana Farina che, nonostante l'esito nefasto di cui era in possesso, ci rassicura, facendoci sembrare quel nome cosi difficile anche da pronunciare, "linfoma di Hodgkin", un nemico da combattere e da sconfiggere.
Con professionalità e sensibilità ci illustra le tappe da seguire e disegna la nuova vita di mia madre, fatta di cicli di chemioterapie, sollevandola dalla depressione in cui stava cadendo.
Dopo il primo ciclo di terapia effettuato il 2 maggio, veniamo indirizzate al reparto oncologico diretto dal professore Andrea Camera, dove mamma avrebbe proseguito le sue cure.
Ebbene, ci imbattiamo in un uomo dall'aspetto burbero e poco incline al dialogo, con il quale ho un primo, spiacevole approccio quando mi comunica le scarse possibilità di ripresa di mamma, dato lo stato avanzato della malattia.
Comincia con uno scadenzario di appuntamenti, fatto di analisi e terapie, di visite e colloqui e settimana dopo settimana scopriamo un professionista dall'animo immenso, incline alla battuta di spirito che con il suo modo di rapportarsi al paziente rende quegli incontri un momento di sollievo...
Mamma si riprende a vista d'occhio e non brontola più neanche di fronte all'inesorabile caduta dei capelli.
Attende tranquilla e serena il suo ciclo di chemio e, quando è in reparto il giovedì per la sua seduta, porta con sé biscotti e dolcetti da mangiare insieme ai simpaticissimi operatori sanitari.
Ora mamma ha terminato la prima parte di cure, è passato quasi un anno, attendiamo fiduciosi... Intanto ho potuto goderla per ancora un anno e, grazie a voi del reparto di oncoematologia, chissà ancora per quanto tempo...
Grazie infinite per la competenza, la professionalità, la dedizione e la disponibilità nei confronti dei pazienti e dei loro familiari.
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