Dettagli Recensione
Poca umanità
Riporto la mia brutta esperienza di figlia. Purtroppo ci siamo ritrovati nel reparto di osservazione per un problema respiratorio del mio babbo, in fase terminale per patologia tumorale. Siamo arrivati dal pronto soccorso dove ci ha accolti la dottoressa Vannucci Nadia, che con molta professionalità si è resa conto della situazione e ci ha chiesto cosa volessimo fare, se cercare di far stare meglio nostro padre con cure di supporto, o se procedere con approfondimenti e cure. Ovviamente abbiamo optato per le cure di supporto, poi però ci hanno trasferito nel reparto di osservazione e qui ci ha preso in carico il dottor Giuseppe Pepe, che ha deciso senza il nostro permesso di fare due trasfusioni di sangue, che purtroppo comportano sì un lieve e breve miglioramento, seguito però da un aumento della malattia e del dolore fisico. Ma la cosa più spiazzante è il trattamento che ha riservato a noi familiari che, con educazione, abbiamo chiesto spiegazioni in privato; si è subito alterato e con modo altezzoso ci ha consigliato di andarci a riposare. Non voglio dire che questo dottore non sia un bravo dottore, ma che dovrebbe sicuramente rivedere il modo di trattare con i familiari e che a mio parere il lato umano e sensibile deve far parte della loro professione. Il giorno dopo, per fortun, c'era la dottoressa Paladini Barbara, bravissima e gentilissima. Comunque abbiamo deciso di firmare e di riportarlo a casa.
Anche per le infermiere avrei qualcosa da dire, però mi rendo conto che è impossibile gestire una persona inferma in un reparto di passaggio. Ho voluto riportare la mia esperienza perché vorrei che i dottori si rapportassero ai familiari e ai pazienti con più umanità.
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