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Quando le cose non son fatte con attenzione
Mio marito, 50 anni sportivo ASINTOMATICO, qualche mese fa ha avuto la diagnosi di restringimento arterie coronariche causa placche arteriosclerotiche. Si doveva procedere con l'ausilio di una coronarografia ed eventuale angioplastica per scongiurare l'infarto...
dopo molte riflessioni sì è deciso a sottoporsi al trattamento (premetto che non ha mai avuto nessun disturbo, quindi attività sportiva moderata, lavoro subacqueo ecc. ecc.). Il dottore Antoniucci esegue l'intervento e pone nel mezzo del cuore di mio marito 4 o 5 stent (non siamo ancora riusciti a capire quanti). L'intervento riesce, ma mio marito da subito accusa dolore al petto... è normale lo rassicurano gli infermieri, ma dopo 5 giorni dalle dimissioni torniamo al reparto perchè mio marito sta male. Ci restiamo 8 ore e, dopo vari elettrocardiogrammi ed incredulità, si viene a sapere che forse occorre un'altra coronarografia, perchè forse esiste la possibilità di un'altra ischemia eccetera.. Ci mandano a casa dicendo che tra qualche giorno ci chiameranno per fare una scintigrafia da stress; sono passati 23 giorni... silenzio ASSOLUTO, mio marito sta male, ha dolore al petto e se fa qualche piccolo sforzo gli manca il respiro e si sente schiacciare il torace! HA TERRORE DI TORNARE in ospedale e vive da 80 enne.. ditemi voi se questo è il modo di trattare i pazienti.
Spero che questo inconveniente si possa risolvere in maniera totale, perchè altrimenti partiranno diverse denunce dato che hanno ridotto ad un vegetale terrorizzato il mio compagno!
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