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Attestazione di demerito e anche qualche merito
Mio padre il 23.12.2016, dopo essere stato ricoverato di urgenza, è stato sottoposto in questo reparto a cistoscopia vescicale, dove gli è stato tolto un papilloma in vescica dal dott. Clemente Meccariello, che con tanta cortesia e attenzione professionale mi aveva informato dei rischi dell'intervento in base anche all'età del paziente.
Tutto bene ed il 27 di dicembre mio padre veniva dimesso, in attesa di risposta dell'esame istologico che, dopo qualche settimana, ci veniva dato dallo stesso dottore e descriveva anche le terapie da effettuare. Tutto questo ci aveva tranquillizzati un po' tutti, visto che la risposta non era così brutta dato che il tumore era maligno ma di basso grado e non ancora invasivo.
Il rapporto umano però non esiste, visto che vieni sbattuto fuori quando i malati hanno bisogno di assistenza e il personale è carente. Ma quello che non riesco a capire è il fatto che dopo una decina di giorni ho dovuto ricoverare di nuovo di urgenza mio padre che presentava febbre alta, emocromo basso e poca possibilità di movimento sulle gambe e aveva sempre freddo addosso. Ora che scrivo è ricoverato ancora in medicina al Cardarelli, dove gli è stata fatta una tac con contrasto da cui è stato rilevato un tumore al rene già abbastanza grande e con infiltrazioni già in atto. Pertanto vorrei sapere come mai non ci avessero informato di questo -se l'avevano visto- e se, invece, non se ne erano accorti, come è possibile visto che il papilloma tolto in vescica proviene proprio dal rene? Credo che una spiegazione ci sia dovuta, dato che non si è mai accennato ad un tumore così grave già al rene..
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