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Diverticolite perforata
Il 22/12/2014 sono stata ricoverata d'urgenza al PS del Cardarelli con una forte febbre e forti dolori all'addome con codice verde. L'attesa, dalle 10.00 circa del mattino, si è protratta fino al pomeriggio, quando ormai, stremata dalla febbre, mia suocera ha chiesto a delle infermiere delle garze bagnate da mettere sulla fronte. Un'infermiera seccata ha detto che l'influenza va curata dal medico curante (e su questo ha ragione, ma la febbre durava da una settimana e con tutto il trattamento medico non andava via) e non ha dato un supporto a mia suocera, che non ha demorso ed è entrata nella sala dove c'era il codice arancione e ha chiesto delle garze bagnate. Lì, insospettiti, hanno chiesto il perchè e mia suocera ha raccontato i sintomi che avvertivo. Subito mi hanno portato all'interno, hanno misurato la febbre ormai altissima e mi hanno somministrato della tachipirina in endovena; mi hanno visitato e poi mi hanno fatto fare tutti gli accertamenti del caso. Avuto il responso per chiarirsi meglio sul da farsi, mi hanno fatto fare anche una tac con contrasto e, avuto il responso, sono stata portata in chirurgia d'urgenza per una perforazione ai diverticoli con annessa infezione. Il chirurgo che è venuto a darmi le notizie dell'operazione fu il dott. Grillo, che con la sua professionalità mi, anzi, ci rassicurò (c'era mia suocera con me), ma allo stesso tempo disse che dovevo essere operata immediatamente e che la degenza era lunga. Piansi in cuor mio, ma rassegnata... l'operazione era riuscita bene ma avrei vissuto temporaneamente con una stomia.
Tutti al reparto sono stati solerti e comprensivi, pronti ad intervenire se c'era della necessità. Ringrazio in primis il dottor Grillo e la sua equipe per ciò che hanno fatto, gli infermieri e il sig. Salatiello, che per tutta la degenza e successivamente per le medicazioni mi ha seguita. Tuttavia sto ancora aspettando di essere chiamata per la riconversione, dato che i tempi sono maturi.
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