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Domenica 5 ottobre 2014, senza alcun segno premonitore, all’improvviso alle ore 15.20 sono stato colpito da un dolore terribile alla caviglia sinistra. Dolore divenuto intollerabile nel giro di pochi minuti.
Nel giro di 15 minuti al dolore alla caviglia ed al tratto basso della gamba si sono aggiunti i seguenti elementi al piede sinistro:
-pallore cereo (piede bianco come la neve)
-assoluta insensibilità
-assenza totale di movimenti
-assenza di polsi
-il piede era una cosa altra da me (sembrava cartapesta).
Data la gravità dei sintomi, ho pensato di rischiare di perdere la gamba.
Sono stato accompagnato da mia moglie e mio figlio al P.S. dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove sono giunto dopo le ore 17.00.
Si è capito subito che la condizione era di gravità estrema.
E’ stato chiamato il chirurgo vascolare reperibile, Dott. Maurizio Grassia, che mi ha approcciato con grandissima umanità, professionalità e decisione.
Ha effettuato un doppler, dal quale si è rilevato che c’era un aneurisma trombizzato dell’arteria poplitea di sinistra e che erano chiuse le arterie della gamba.
Grassia mi ha comunicato che era indispensabile operarmi d’urgenza (come immaginavo). E’ arrivato, nel giro di poco tempo, il dott. Giuseppe Foschini, altro chirurgo.
Insieme mi hanno operato, cominciando l’intervento alle ore 21.15 circa e terminando alle ore 3.30 del lunedì.
Ho il dovere ed il piacere di dire che insieme i dottori Grassia e Foschini mi hanno salvato la gamba ed il piede con un intervento di resezione dell’aneurisma popliteo sinistro, innesto di vena safena invertita e trombectomia della tibiale posteriore con Fogarty.
Hanno dimostrato elevatissima professionalità e grandissima umanità.
Ritengo che per me siano stati ambedue la longa manus del Padreterno che ha deciso di aiutarmi.
Pregherò il Signore affinchè il Dott. Grassia, e con lui il Dott. Foschini, abbiano la volontà, la professionalità e l’amore per aiutare tante persone sofferenti.