Dettagli Recensione
Disorganizzazione e mancanza di procedure
Come vedete ho dato il massimo dei voti sia agli specialisti che alla struttura e, con tutto quello che si dice di brutto sul Cardarelli, devo dire con estrema sincerità: meno male che esiste!
Quello che non va in quest'ospedale, e lo dico per aver ricoverato mia madre lo scorso Settembre 2012 e siamo ancora qui a Dicembre (sono quindi trascorsi 3 mesi), è la mancanza o la non applicazione di semplici procedure.
Attenendomi al reparto di Rianimazione, la prima cosa che ho riscontrato è l'attesa che i parenti dei ricoverati trascorrono senza avere certezza di nulla. Vengo ai fatti: mamma trasferita dal reparto di medicina d'urgenza in rianimazione. Prontamente soccorsa veniamo informati in tempi ragionevoli del suo stato di salute. Ci dicono di tornare l'indomani alle 13.00. Arriviamo nel reparto (ottima sala d'attesa) e leggiamo il regolamento che ci informa che i colloqui cominciano alle 13.30. In effetti cominciano a quell'ora, ma noi non veniamo chiamati. Alle 15.00 chiedo spiegazioni e vengo informato del fatto che esistono due gruppi: quello dei pazienti "stanziali", ossia ricoverati da più giorni e non in immediato pericolo di vita, ed il gruppo dei pazienti critici, tra cui mia madre. Per cui devo attendere un secondo medico per avere informazioni. Arriva il medico al quale, dopo aver avuto le notizie sullo stato di salute di mamma, chiedo se all'indomani potevo presentarmi più tardi. Mi viene risposto che non c'è una regola fissa. L'indomani avrebbe potuto cominciare lui per primo e non il suo collega come avvenuto in quella circostanza. Il motivo risiede in possibili codice ROSSO che possono coinvolgere l'uno o l'altro medico. Unica soluzione: arrivare alle 13.30 ed attendere sino alle 16.30, orario in cui cominciano le visite ai pazienti. Quindi si arriva alle 13.30 e si esce alle 19.30, più o meno. Insomma, quasi una giornata di lavoro; e questo TUTTI i giorni. Non finisce qui. L'indomani ci presentiamo al secondo colloquio; alle 16.00 protesto perchè il mio medico non esce ancora. Alle 16.30 esce un medico diverso che dà inizio alle visite dei parenti. Gli chiedo perchè nessuno mi dà informazioni su mia madre. Mi chiede il cognome e mi dice, candidamente: credo che sia stata trasferita! Ma perchè? Non è stato informato? Gli dico che in cartella clinica erano segnati ben due numeri di cellulare. Mi chiede un'ulteriore attesa (sic!) per informarsi. Non sapevo se gioire del fatto che mamma fosse uscita dalla rianimazione o inc....mi. Mi dice, infine, che è stata trasferita all'unità coronarica. Giunto lì mi dicono che non è vero (e ti pareva!). Alla fine la ritrovo alla base di partenza: la medicina d'urgenza. Era su una barella, nuda, coperta solo da un lenzuolo e, grazie alla pietà dei congiunti di altri ammalati, dopo qualche ora - mi hanno detto - è stata protetta con una coperta leggera. Succede anche questo al Cardarelli: si perdono gli ammalati! Non ridete, vi prego! E' tutto vero.
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Se mi dai l'indirizzo ti mando la cartella clinica.
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