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Una seconda casa momentanea
Mi chiamo Tina, sono una signora di 80 anni appena dimessa dalla terza chirurgia. Ci siamo sentiti come a casa, reputo sia il temine corretto per definire il periodo di ricovero. Il professore Antropoli, il primario, ha eseguito l'intervento chirurgico di "colostomia permanente" e, sia nella fase preoperatoria che nel post operatorio, mi ha seguita quasi come se fossi una persona di famiglia, oltre a rassicurarmi con il suo buon umore; mi ha tenuta sotto osservazione per tutta la durata della mia degenza in maniera scrupolosa. Nonostante sia un professore, non ho mai sentito il peso del suo ruolo anzi, dico solo che quando sono andata via mi ha abbracciata, creando quel rapporto medico paziente che alcune volte, per fortuna, si può creare. Un professore ma soprattutto un vero signore.
Tutta l'equipe medica è comunque esemplare e, anche quando non era lui in prima persona a visitarmi, i vari dottori mi trattavano alla stessa maniera e sempre con il sorriso. Prima ero seguita dal dottor Brillantino, che per un anno è mezzo mi ha sopportata e supportata, e che ha provato a fare di tutto per risolvere il mio problema, pur sapendo già dall'inizio che l'intervento chirurgico sarebbe stata la soluzione più risolutiva; ha cercato però in tutti i modi di evitare l'intervento, data la mia paura di entrare in sala operatoria e per la mia età avanzata, e per una anno e mezzo non si è ai dato per vinto, anzi: dove fallivamo a causa del mio problema, subito aveva in mente un'altra soluzione, perché ci teneva al mio stato d'animo nel pieno rispetto delle mie paure. Solo alla fine, quando non c'era altra soluzione, con sincerità e umanità mi ha informata sull'intervento e insieme abbiamo deciso di effettuarlo. Non ho parole per elogiare l'impegno che ci ha messo e gli sarò per sempre grata.
Vorrei ringraziare tutti gli infermieri e gli Oss del reparto, che mi hanno sostenuta e che anche quando ero giù di morale sono passati a darmi una cura ben migliore di un farmaco, ovvero una parola di conforto e un sorriso. Non faccio i nomi solo perché sono anziana e non ricordo il nome di tutti e qualcuno potrebbe dispiacersi, ma tutti sono stati veri professionisti.
Un grazie a Nicola Palmiero, il caposala che in prima persona con il supporto di Rosaria è venuto a farmi le manovre necessarie a favorire il funzionamento e la guarigione della stomia. Con loro mi rivedrò ancora nell'ambulatorio stomie.
Ora sono a casa.
Questo reparto è veramente una eccellenza ed io non smetterò mai di ringraziare tutti.
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