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Amica di ricoverata
Nessuna istituzione può da sola sostituire il cuore umano, la compassione umana, l’amore umano, l’iniziativa umana, quando si tratta di farsi incontro alla sofferenza dell’altro.
Mi trovo a frequentare questo reparto a causa di una cara amica che è lì per delle ernie.
Qui ho riscontrato, mio malgrado, la poca compassione e umanità del personale medico e infermieristico - premetto che la mia cara amica è in sovrappeso ed immobilizzata, che la costringe ad essere bloccata e quindi dev'essere girata spesso e ogniqualvolta è un problema, perché gli infermieri sono scortesi e soprattutto non smettono di ricordare alla signora che lei è un problema per il suo peso.
Vorrei ricordare che i pazienti prima di essere malati, sono umani.
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