Dettagli Recensione

 
Ospedale di Carbonara di Bari
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza negativa

L’esperienza ospedaliera assolutamente più negativa, tra tantissimi reparti di svariati ospedali (e ne ho girati davvero tanti con 2 genitori sostanzialmente sempre malati) tant’è che ho fermamente deciso che nell’ospedale Di Venere, non ci metterò mai più piede.
Arrivati in P.S. in codice rosso per un'occlusione intestinale ed addome acuto diagnosticato a papà (un anziano di oltre 91 anni) abbiamo atteso solamente 12 ore per essere assegnati al reparto di chirurgia generale.
Siamo passati da una prima diagnosi di un'operazione assolutamente urgente, pena la vita stessa del malato (tant’è che abbiamo dovuto affrettarci a dargli in lacrime, quello che credevamo l’ultimo saluto) a una diagnosi di semplice attesa e cura tramite clisteri e flebo, e questo perché? Solo perché nel frattempo, era cambiato il medico di turno!, che semplicemente non era d’accordo con la diagnosi del collega che l’aveva preceduto.
Nei giorni a seguire, tutta la gestione del caso molto delicato di papà (oltre che anziano, cardiopatico e con iniziali segni di demenza) è stato a mio avviso assolutamente scandaloso, perchè ogni medico con cui ho interagito, mi ha riferito cose sostanzialmente diverse e opposte su quale procedura intraprendere.
E in tutto questo marasma il primario dott. Simone sostanzialmente mi ha fatto chiaramente intendere, nel colloquio di soli 2 minuti che mi ha dedicato, che dato che a lui muoiono ragazzi giovanissimi, anche sui trent’anni, papà, ormai 91enne, la sua vita l’aveva già fatta.
A riprova di ciò che affermo, segue il trattamento che gli hanno riservato: praticamente lo hanno preparato sabato e domenica, con diversi enteroclismi (con tutte le conseguenze logiche e stressanti del caso per il malato) in vista di una fantomatica rettoscopia da eseguire il lunedì successivo, al fine di indagare la causa del blocco intestinale, ma udite udite: il famoso lunedì (31/03/2025) anziché fargli l’esame, lo hanno in fretta e furia, messo in dimissione, nonostante durante la notte precedente papà aveva avuto la febbre a 38, aveva desaturato con valori intorno a 85-86 ed in più era andato in delirium con continue allucinazioni per tutta la notte.
Ma per loro era sano come un pesce e quindi doveva per forza tornare a casa (alle 9,30 del mattino erano già pronte le dimissioni!).
Praticamente non gli è interessato nemmeno più capire la causa del blocco intestinale che a momenti gli toglieva la vita (al ricovero vomitava un liquido molto scuro, quasi nero, e comunque per tutta la degenza non ha potuto proseguire nemmeno la sua solita terapia, perchè continuava a vomitare anche la semplice acqua).
Ma per loro il lunedì mattina, era tutto apposto, "miracolosamente guarito".
In ultimo mi sento di dare un consiglio al caro direttore del reparto, dott Simone: tenga conto anche e soprattutto il lato umano, perchè quello che per lei era semplicemente un anziano ultra novantenne, è comunque una persona amata e rispettata dai suoi cari, e che sicuramente meritava molto più rispetto, non solo per come è stato trattato nei giorni di degenza, ma anche e soprattutto da parte sua (come primario) per come si è espresso verbalmente, con la sottoscritta.
Dott.ssa Di luzio

Patologia trattata
Blocco intestinale
Esito della cura
Nessuna guarigione

Commenti

 
 
Per Ordine