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Buona Sanità
Vorrei spezzare una lancia a favore della vituperata sanità siciliana. Io che vivo da 30 anni a Firenze, sempre con la Sicilia nel cuore, lì dove sono nata e cresciuta. Ed eccomi qui a tessere le lodi del reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale “Cannizzaro” di Catania dove mio fratello è stato operato d’urgenza la notte del 25 marzo dal dottor Marco Fricia, al momento di turno. A Mio fratello Giuseppe Ficicchia, 61 anni oggi 7 aprile, è stato aspirato un ematoma al cervello dalle dimensioni importanti. Intervento di per sé dall’esito non difficilissimo, in alcuni casi routinario, salvo il quadro clinico del paziente affetto da morbo di Huntington, malattia degenerativa che lo avrebbe esposto a gravi rischi. E invece tutto è andato bene. Due esami tac nei giorni successivi lo hanno decretato. La degenza che è seguita all’intervento è stata vigilata con attenzione dall’equipe medica del reparto e con un approccio sempre ottimistico, con particolare sensibilità nei confronti delle preoccupazioni di noi parenti. Stesso encomio mi sento di rivolgere al personale infermieristico e ausiliare in cui abbiamo riscontrato competenza e una grande umanità. Un grazie particolare al dottor Ugo Stancanelli, con cui ho avuto modo di parlare più volte durante la degenza di mio fratello, durata 13 giorni. Sempre disponibile. Anche simpatico. Ora il testimone, per la riabilitazione post operatoria, è passato al reparto di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale di Scicli, diretto dal dottor Orazio Sallemi, di cui mi fido ciecamente.
Loredana Ficicchia
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