Dettagli Recensione
Sindrome di Meniere - neurectomia vestibolare
Sono stato operato dal Prof. Fabrizio Salvinelli circa tre anni fa per la sindrome di Meniere, di decompressione del dotto e del sacco endolinfatico.
Inizialmente le cose sembravano andassero bene ed in effetti recuperai l'udito, mi rimase solo il piccolo sibilo (acufene), che non mi ha dato mai problemi da quanto esso era quasi impercettibile. Le cose andarono avanti normalmente... stavo ricominciando a riassaporare l'esistenza. A tre mesi esatti dall'operazione inavvertitamente ebbi una prima crisi. Caddi nello sconforto.
A distanza di 15 giorni ne ebbi un'altra di maggiore intensità, così cominciai seriamente a preoccuparmi. Nel giro di qualche mese le crisi divennero costanti, nel senso che per quattro cinque mesi ebbi crisi quasi ogni giorno, o comunque ogni due, della durata dalle 12 alle 24 ore.. Ambulanze, guardie mediche, infermieri.
Fu lì che mi resi conto che il mio primo intervento (decompressione del sacco e del dotto endolinfatoco) fu un insuccesso. Ero un invalido allettato. Crisi dopo crisi comincia a perdere in gran parte anche l'udito, non percepivo più i suoni in maniera naturale ma in maniera metallica. Cominciai a perdere la fiducia in me stesso e verso questa malattia "bugiarda". Così parlai con il professore, che a quanto pare sembrava dispiaciuto del risultato ottenuto ed optammo insieme per il secondo intervento (neurectomia vestibolare destra). IO LO NASCONDEVO, ma ero seriamente preoccupato, le cose non andavano nella direzione giusta e l'ansia era a mille.
Fu così che a febbraio dell'anno scorso rientrai in sala per sottopormi al secondo intervento. Anche qui le cose inizialmente andarono bene. Alla scadenza del terzo mese si presentarono çomunque alcuni "effetti collaterali". Forte pressione all'interno dell'orecchio, ovattamento come non avevo mai avuto, abbassamento dell'udito (l'orecchio destro non ha più funzione sociale) e, cosa insopportabile, mi si sono presentati degli acufeni fortissimi, insopportabili (suoni di sirene di ambulanze, ululati di lupi fortissimi, ronzii) in modo perpetuo e continuo. Sul lavoro non servo più, la mia vita sociale è ormai finita e soprattutto sono 7 mesi che la notte non dormo più. Mi imbottisco di pillole e gocce ed ogni tre ore mi sveglio per riprenderle per poter arrivare al mattino.
Ero un ragazzo tranquillo che si accontentava di poco (una persona estremamente sensibile e non nascondo che in alcuni momenti della giornata piango). Ho letto le recensioni. Forse nella vita ci vuole fortuna visto che tutte le persone operate dal prof. Salvinelli non fanno altro che ringraziarlo e onorarlo per il suo operato. Io sono stato sfortunato ed ancora oggi non riesco a farmene una ragione. Quelle crisi di una volta per ora non si sono più presentate, voglio sottolinearlo, ma ancora devo recuperare l'assetto in equilibrio. Non so più cosa aggiungere. Non sono più il ragazzo felice che ero.
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