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Mio marito è stato trasferito a Cairo in riabilitazione dall'ospedale di Cuneo a seguito di investimento da parte di un'auto che gli ha causato la frattura del femore, di sei costole ed ematoma al polmone. Essendo ligure, a Cuneo era in lista per Robilante (un mese di riabilitazione) oppure per un centro riabilitativo in Liguria. È arrivato prima l'ospedale di Cairo! Purtroppo però il posto non c'era, non è stato messo nel reparto riabilitazione ma nei letti riabilitativi (!!!) presso medicina e lungodegenza. Da subito hanno cercato di "disfarsi" di lui e ora, nonostante non abbia ancora il carico alla gamba, hanno deciso di dimetterlo e di mandarlo a fare riabilitazione al San Paolo presso gli ambulatori, nonostante noi abitiamo ad Albisola in una casa su tre piani assolutamente inadatta e pericolosa per un settantenne nelle sue condizioni. A me ieri hanno detto che lo avrebbero dimesso appena decidevano che poteva appoggiare la gamba a pieno carico. Oggi, sabato, a mio marito hanno detto che lo dimetteranno lunedì o martedì, ma che il consulto per il carico della gamba lo faranno solo venerdì prossimo. Non ci si capisce niente, a parte il fatto che era meglio rimanere in Piemonte! Ma perché l'hanno preso?