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TUTTI IN CODICE BIANCO
Mi sono recata in giorno prefestivo per forti dolori, messa in coda con codice bianco come il 90 per cento delle persone in attesa tra cui a mio avviso, oltre a me, anche altre due o tre visibilmente sofferenti. Dopo 9 ore nella sala di attesa strabordante di gente, mi visitano velocemente (nel contempo che vengo visitata, entrano ed escono infermieri dalla stanza che continuavano a parlare con la dottoressa di altri 10 casi in contemporanea senza dar retta e concentrarsi invece sul mio caso per 2 minuti), mi viene fatto un prelievo sangue, fatto anche male (non scendo nel dettaglio, in quanto ha fatto impressione a me che non sono impressionabile) e poi mi viene somministrato un antidolorifico via flebo, senza dirmi nulla. Infine vengo accompagnata nella stanza a fianco con flebo e giubbotto e borsa in mano, per cercarmi un posto dove sedermi per continuare la terapia. Nella stessa stanza come me c'erano altre 5 persone, tra cui due anziane da ore su sedia a rotelle dalla quale non potevano muoversi, aiutate da due pazienti per andare in bagno, col corridoio pieno di gente seduta su sedie e lettini senza che nessuno gli desse retta a richiesta di un bisogno.
Dopo altre due ore cerco invano di chiedere se è possibile staccarmi la flebo, in quanto avevo necessita' del bagno; da 2 infermieri la risposta è stata "sì arrivo", mentre altre due invece mi sono passate praticamente davanti facendo finta di non vedermi.
Veramente brutta esperienza questa, era la seconda volta che mi recavo a Busto e, se la prima volta mi ero trovata male, la seconda (e spero l'ultima) e' stato peggio.
Specifico: 11 ore in pronto soccorso e non ci sono stati codici rossi nè arancioni, nel frattempo quindi nessuna emergenza.
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