Dettagli Recensione
la mia esperienza
Dopo 4 visite di mia madre in un mese al pronto soccorso del Civile per un fortissimo dolore alla gamba sinistra, con diagnosi di una lombocruralgia, si sono decisi a ricoverarla, non dopo averci rimproverato di aver eseguito la Tac in un'altra struttura ospedaliera (6 giorni di attesa in meno). Nei primi 3 giorni di ricovero nessun esame, ma una flebo di cortisone che non ha prodotto nessun effetto se non acutizzare la gastrite già esistente. Prescritta la gastroscopia, ci si è accorti dopo 5 giorni che la richiesta non era mai arrivata al reparto dove viene eseguito l’esame, risultato: ricovero il lunedi e gastroscopia il lunedì successivo. Nel frattempo somministrazione di vari medicinali via flebo, tra cui protettori dello stomaco e antidolorifici vari senza nessun antinfiammatorio per la presunta lombocruralgia. Nessun effetto sul mal di gamba atroce di mia madre, che ha spinto il medico reperito a fatica al pronto soccorso (nel reparto non vi è nessun medico nelle ore serali e notturne) a somministrare metadone come antidolorifico per far alleviare il dolore fino alla mattina dopo. Il giorno dopo la Dott.ssa B. ha prescritto un rx al bacino e dato come soluzione dei problemi l’acquisto di un bustino steccato (euro 120,00) da utilizzare ogni volta che mia madre doveva camminare. Nel frattempo, dopo un mese di letto senza poter camminare se non sorretta da una persona, un inserviente alla cortese richiesta di mia madre di poter essere lavata, ha risposto che poteva arrangiarsi da sola visto che era indipendente.. Il primario del reparto espone a mia madre di essere un caso particolare e di non aver ancora capito la patologia origine del dolore persistente, mentre il vice primario ci suggerisce la possibilità di un esame (elettromiografia) che potrebbe essere utile a svelare l’arcano, chiarendoci che prima deve essere dimessa e poi potrà fare l’esame da esterna per non gravare economicamente sull’ospedale. Mio padre chiede (durante una delle due ore settimanali previste di colloquio con i medici) alla Dottoressa informazioni sul caso di mia madre e sulla possibilità di far eseguire questo esame, ma non ricordandosi il nome dell’esame mi interpella; al mio -buongiorno Dottoressa posso dirle..- la stessa mi dice non può parlare con me perché lei deve lavorare; ma io chiarisco che è l’ora di colloquio parenti paziente! Risultato, il martedì, nonostante le rassicurazioni contrarie del primario, mia madre viene dimessa con il felice esordio di un medico che dice a mia madre che può pure andare a casa camminando; per precisare abbiamo usato una ambulanza e l’abbiamo portata a braccia a letto. Il referto medico di dimissioni parla di lombosciatalgia, lombocruralgia, borsite, così non ci si sbaglia e di, testuali parole, -buone condizioni fisiche!!! Interpelliamo un ambulatorio privato (Poliambulatorio Oberdan) dove il Dott. Bonetti ed una cortesissima Dottoressa eseguono subito una Tac e prescrivono un risonanza magnetica, che in un mese nessuno le ha fatto (fatta 2 ore dopo), eliminando categoricamente il bustino perché in una persona di 68 anni si atrofizzerebbero troppo i muscoli della schiena, con serie ripercussioni sulla possibilità di stare ancora in piedi da sola (buttati 120,00 euro). In aggiunta viene espressamente chiesto che rimanga poco a letto, naturalmente la dottoressa dell’ospedale Civile aveva prescritto riposo massimo. Eseguite due sedute di ossigeno-ozono terapia in una sola settimana, mia madre cammina da sola e il dolore alla gamba è quasi sparito.
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