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dott.ssa Segantini
Ho avuto un capogiro e mi sono recata presso il pronto soccorso, dove la dott.ssa Rita Segantini ha insistito affinché io rimanessi per fare una tac.
Qualche anno prima ero già stata presso lo stesso pronto soccorso per una sorta di paralisi parziale del corpo, durata pochi secondi, e all'ospedale di Arezzo avevano diagnosticato una forma di emicrania; accertamenti successivi, risonanza magnetica, presso studi specialistici privati, non avevano dato alcun risultato. Tutto questo risultava nel terminale del pronto soccorso e la dott.ssa Segantini mi ha convinta a fare la tac, dicendomi che poteva trattarsi di un fenomeno collegato al precedente. Infatti la tac ha mostrato delle anomalie, stavolta visibili, e insieme ad altri medici e dopo vari consulti, hanno deciso di mandarmi d'urgenza all'ospedale di Siena. Grazie all'accortezza, alla competenza e all'assistenza del pronto soccorso di Bibbiena, ho avuto la possibilità di capire e quindi curare la patologia che mi portavo dentro, ma che prima era quasi impossibile diagnosticare perché non visibile. A Siena, nel reparto stroke, hanno capito che si trattava di sindrome di Moyamoya. Il 21 giugno sono stata operata presso l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l'intervento è andato bene. Se al pronto soccorso mi avessero mandata via, non avrei dato peso ai miei capogiri e alla continua stanchezza e tra qualche anno mi sarei ritrovata con qualche emorragia cerebrale con rischio di ictus; proprio per questo li ringrazierò sempre per quello che hanno fatto, così come l'assistenza ricevuta dai volontari dell'ambulanza, che mi hanno accompagnata fino a Siena, persone meravigliose.
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