Dettagli Recensione
Il treno del San Martino
Il 2017 e gran parte del 2018 è stato un lungo e difficoltoso periodo. Mi trovo ora, dopo cinque anni, a fare un bilancio. Tutto è partito da una visita per sospette emorroidi, in occasione della quale ho rincontrato sulla mia strada il dott. Salvatore Candioli che, inquadrata la situazione, ha immediatamente fatto partire il trenino della sanità bellunese; di vagoni (reparti) ne ho frequentati mio malgrado molti, ma la cooperazione è stata vincente. Il mio grazie va alla scienza, alla professionalità e soprattutto alla grande umanità ricevuta.
Grazie in particolare ai reparti di Chirurgia, guidata dal Dott. Fabio Ricagna, al dott. Salvatore Candioli per la professionalità e soprattutto la sensibilità, all'infermiere Michele per le cure e i generosi consigli; al reparto Rianimazione e Anestesia; all'Oncologia; all'umanità del reparto Cure palliative.
Pur con la consapevolezza della malattia, mi sono sempre sentita sicura e protetta, cullata da uno stuolo di persone che si prodigavano per farmi star bene.
A Belluno ho trovato proprio questo: la cura della persona a 360°.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute