Dettagli Recensione
Ernie e scoliosi degenerativa dell'adulto
Ringraziare per ciò che è stato fatto è molto poco. Bisogna essere grati a tutti coloro che, per professionalità, bravura e competenza, riescono a ridare un senso alla vita delle persone.
Il caso ha riguardato mia moglie, che da qualche anno soffriva di forti dolori alla colonna vertebrale. Le cure palliative a base di farmaci, nel tempo vieppiù forti, lenivano parzialmente il problema. Più passavano i giorni, e più notavo che la postura, nel camminare di mia moglie, tendeva ad avere una andamento irregolare cioè, guardandola di spalle, notavo che l'anca destra aveva un rialzo irregolare rispetto a quella sinistra. Trascorso del tempo, e notando l'aggravarsi della sua condizione, abbiamo iniziato ad intraprendere tutta una serie di accertamenti. Abituato a portarla, per comodità di tempo e traffico, con la moto, ad ogni asperità del manto stradale la sentivo lamentare per i sobbalzi che accidentalmente si prendevano sulle strade sconnesse. Per accertarci della natura dei dolori che accusava, abbiamo dapprima fatto delle radiografie e delle risonanze magnetiche, dalle quali sono riscontrate delle ernie discali ed una scoliosi nella parte finale della colonna vertebrale. Informandoci ulteriormente ci siamo rivolti, presso una clinica privata, ad un neuroradiologo il quale, dopo la visione degli esami radiologici, consigliò una cura a base di compresse TARGIN come antidolorifico, e successivamente un trattamento a base di iniezioni di azoto, peraltro abbastanza costose, ma che costituivano un palliativo nel tempo.
Casualmente ci rivolgemmo alla Clinica Ortopedica del Policlinico, diretta dal Prof. Moretti, e nel suo staff facemmo conoscenza di una persona straordinaria: il dottor ANDREA PIAZZOLLA.
Esaminando al primo sguardo le radiografie e le RM, intuì subito il problema diagnosticando sia le ernie discali che una scoliosi degenerativa dell'adulto delle quali soffriva mia moglie. Il suggerimento e la soluzione era l'intervento chirurgico. Il giorno stesso chiedemmo di essere messi in lista di attesa. Dopo oltre un anno abbiamo ricevuto la chiamata per tutta una serie programmata di analisi, prelievi e radiografie. L'intervento fu fissato per il 26/09/2016 e per il quale furono necessari da 4 o 5 auto trasfusioni cautelativamente necessarie per lo stesso. Ci fu riferito dal dott. Piazzolla che l'intervento si sarebbe svolto due volte nel tempo: una prima per le ernie, ed una seconda per la scoliosi a distanza di una settimana. Ricoverata due giorni prima il 24/09/2016, mia moglie entrò in sala operatoria alle 08.00 del mattino. Noi di famiglia, attendemmo fuori della sala operatoria e la vedemmo uscire alle ore 20.00 di sera. Ci fu spiegato che, durante la fase operatoria, poichè la paziente rispondeva bene, il chirurgo completò l'intervento agendo anche sulla scoliosi eliminando completamente il problema. La degenza è durata una settimana, dopo la quale ha fatto ritorno a casa. I dolori post-operatori sono stati leniti da una terapia ad hoc. La convalescenza è tuttora in corso e mia moglie è in netta ripresa. Attraverso quanto capitatoci, voglio esprimere la mia più grande riconoscenza in primis al dottor Piazzolla per la perizia e l'alta professionalità con la quale ha eseguito l'intervento, nonché per la grande disponibilità e le sue grandi doti umane. Un altro vivo ringraziamento è dovuto al suo staff: all'anestesista Marella; alla dott.ssa Viola Montemurro e alla dott.ssa Parato; agli infermieri e tutto il gruppo della sala operatoria e del reparto. A tutti rivolgiamo un grazie di cuore.
Commenti
ho letto la sua esperienza e non nego che mi ci sarei voluta trovate io adesso, nel senso già con un intervento fatto. Avrei necessità, se per lei non è un problema, di avere un contatto telefonico perché ho bisogno di conoscere alcune cose circa l'intervento.
In attesa porgo cordiali
Giovanna Volpe
Le lascio anche la mia email: mg.stoppello@libero.it
La ringrazio.
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