Dettagli Recensione

 
Policlinico di Bari
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

RIBELLATEVI ALL'IGNORANZA!

Mio padre è stato visitato privatamente da uno dei medici dell'equipe del reparto di Urologia diretto dal Prof. Pagliarulo. La diagnosi è stata: NEOPLASIA ALLA VESCICA. Il dottore ci ha fatto presente che, essendo mio padre cardiopatico, potevano esserci complicanze durante l'operazione o nel periodo post- operatorio. Nonostante tutto, il suo cuore ha reagito bene. Due giorni dopo il dottore è andato in ferie, dicendo a mio padre che tutto andava per il meglio e che la settimana successiva sarebbe stato dimesso. 10 giorni dopo il dottore è rientrato ma nel frattempo le condizioni di mio padre erano notevolmente peggiorate; lui accusava continue e durature vampate di caldo seguite da brividi di freddo che lo facevano tremare. Quando io ho chiesto ad uno degli specializzandi il perchè di questi avvenimenti, lui mi ha risposto che dovevo stare tranquilla perchè mio padre aveva "solo la sensazione del caldo", come se mio padre stesse inventando il tutto; la seconda volta che facevo presente tali episodi, sempre allo stesso specializzando, mi ha risposto: "signora, vede, la temperatura fuori è aumentata e suo padre sente il caldo più di noi!"; a questo punto pongo la mia domanda ad uno specialista del reparto e mi dice: "in effetti anch'io entrando in questa stanza sento caldo, domattina mando qualcuno a controllare l'aria condizionata". Il tecnico dell'aria condizionata non è mai arrivato perchè, come mi ha detto la caposala, il sistema è centralizzato. Ma questo non era necessario perchè mio padre non era un malato immaginario, lui stava male e accusava caldo e freddo perchè aveva una grave infezione in corso dovuta al non riuscito intervento. Mio padre è stato rioperato 14 giorni dopo. Il dottore che lo aveva in cura è riandato in ferie il giorno dopo la seconda operazione, tornando tre giorni dopo trovando mio padre in condizioni disperate (a causa del fatto che era stato lasciato nelle mani di persone che non sapevano come poterlo aiutare e che hanno sottovalutato la gravità del caso, somministrandogli medicinali che lo hanno indebolito ancora di più e provocandogli il blocco renale che gli è stato fatale) e ordinando il suo immediato trasferimento nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Monopoli, dove mio padre è deceduto due giorni dopo.
Tutta questa brutta storia avviene nell'arco di un mese, fatto di sofferenze da parte di mio padre, della sua famiglia e dei suoi amici.
Abbiamo omesso tanti altri particolari assurdi, perchè i ricordi recenti sono troppo dolorosi e non abbiamo scritto i nomi dei dottori coinvolti, perchè il messaggio che vogliamo trasmettere è: I DOTTORI SUPERFICIALI, INERMI O INCOMPETENTI SI TROVANO OVUNQUE! L'UNICO MODO PER DIFENDERSI E' NON AVER MAI PAURA O TIMORE DI RICONOSCERNE L'INEFFICIENZA E DI FARGLIELA NOTARE FINO ALLO SFINIMENTO PER CERCARE DI AIUTARE E CAPIRE L'AMMALATO. ALLA FINE E' SOLO A NOI CHE RIMANE LA RABBIA ED IL RIMORSO DI NON AVER SFINITO I MEDICI AFFINCHE' SI OCCUPASSERO DEGNAMENTE DI LUI!

Patologia trattata
Neoplasia alla vescica.

Commenti

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Inviato da Teresa
01 Luglio, 2015
Posso chiederti quale medico ha sbagliato a trattare tuo padre? Io sto cercando di risolvere il problema di un mio caro, che tutt'ora, a 50 anni, soffre per un problema impugnato (da noi) nel 2003 ma che rimbalzando tra esami e responsabilità scaricate, ancora non ha mostrato il benché minimo miglioramento. Ci sono delle responsabilità, che vorrei far accertare da chi di dovere... Se il medico è lo stesso e le colpe a carico più di una, magari è più facile metterlo alle strette, o colpirlo per via legale. Perdonami se, interpellandoti, sfioro una parentesi per voi dolente. E' che, anche cogliendo il tuo invito, voglio far TUTTO, TUTTO il possibile per alleviare le pene di chi ancora c'è, di qualcuno che amo, e che se solo avesse trovato medici diversi forse avrebbe una vita diversa... magari più bella, perché la merita, credimi. Aiutami, grazie.
Inviato da Alessia
17 Luglio, 2015
Cara Teresa e caro Marcello, sono molto interessata ai vostri racconti perchè anche io mi ritrovo in una condizione simile... ma sono argomenti delicati da trattare qui... Vi chiedo di contattarmi alla mail: alessia.urgese@gmail.com
Grazie.
Inviato da lucia
05 Marzo, 2016
A mio padre è successa quasi la stessa cosa. Aveva brividi di freddo e considerato malato immaginario. Anche lui stessa patologia e stessa complicazione che ha provocato la morte. Tutto è successo nell'agosto 2013. Comprendo e condivido la vostra rabbia.
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Marcello
06 Aprile, 2016
Cara Lucia, cosa dire... dopo quasi due anni il ricordo ed il dolore sono identici, immutati! Parlare di loro mi provoca lo stesso sentimento (forse più forte).. a noi alla fine rimane solo questo: dolore e rabbia. Da questa esperienza però abbiamo tratto un insegnamento: i migliori medici di noi stessi... siamo proprio noi! Gli unici a conoscere veramente il nostro corpo e le sensazioni che ci comunica! Certi di questa convinzione, semmai in futuro ci dovessimo ritrovare nelle condizioni dei nostri genitori... ricordiamoci di questa certezza!
Mi stringo al tuo dolore.
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