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Ipertrofia prostatica
Abbiamo portato mio padre in reparto per effettuare la rimozione della prostata, e fin qui tutto bene, l'intervento è andato tutto bene e mio padre torna a casa. Innanzitutto ogni parola che si rivolgeva al professore costava oro e non era possibile contattarlo personalmente a telefono. Le visite inoltre si effettuano in ospedale, ma con un onorario da ambulatorio privato. Qualche mese dopo l'intervento, mio padre accusava bruciori alle vie urinarie e l'urinocultura risultava sempre positiva e tutto ciò che facevano i medici era dargli degli anti-infiammatori; ma le cose non si risolvevano. Inoltre non era mai possibile fare una conversazione tranquilla con il professore in quanto, mentre ci riceveva, camminava per i corridoi come se dovesse scappare da un insetto fastidioso, per cui non era possibile chiedergli veramente tutto ciò che ci faceva dubitare. Intanto i bruciori continuavano e noi abbiamo deciso di cambiare medico. Il nuovo medico ha diagnosticato un'infezione ai reni e la necessità di intervenire nuovamente, in quanto il canale da dove fuoriusciva l'urina si era occluso. Dopo questo nuovo intervento finalmente l'urinocultura è risultata negativa, anche se il canale si è nuovamente chiuso e ora attendiamo di fare una plastica per risolvere questo problema (che non sappiamo se sia causato dal tipo di tessuti di mio padre o dalla negligenza di qualche medico). Io sconsiglio questo dottore per la sua poca umanità, dico questo per la mia esperienza personale.
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