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Inaccettabile carenza di organico personale
Consiglierei questo reparto ad altri pazienti perché, che io sappia, è l'unico nel raggio di 200 Km. ed è comunque un reparto collegato all'Università, alla ricerca. Anche se l'assistenza non è delle migliori per ragioni non dipendenti dalla professionalità del personale, ma strutturali: si tratta della carenza di organico del personale infermieristico! Sono stato ricoverato per circa un mese nell'anno 2011: nei corridoi vi era uno svolazzare di camici bianchi... ma si trattava di allievi infermieri, tirocinanti medici, specializzandi! Il turno pomeridiano, in particolare, era di regola affidato ad 1 solo infermiere e ad 1 solo barellista per circa 30 posti letto... bastavano solo le terapie orali e le flebo a mandare in tilt l'infermiere di turno... e se poi bisognava accompagnare il paziente per qualche consulenza? e se c'erano problemi particolari? E che dire degli introvabili aghi-cannula -perché ritenuti troppo costosi- (poveretta la paziente con la sclerodermia, malattia che ispessisce la pelle, quindi anche le vene... e poveretto il marito quando ha scoperto che non era possibile neppure acquistarli privatamente in farmacia...), o dei cateteri con i tubi troppo corti per potersi girare nel letto durante il sonno notturno... esiste una parola magica da applicare alle risorse in genere: MONITORAGGIO...
Penso che i medici (soprattutto quelli che diventano prof.) dovrebbero scendere un po' dal proprio piedistallo e tenerci un po' di più ai propri diretti collaboratori e coalizzarsi per migliorare la qualità del lavoro; penso che le risorse umane non siano equamente distribuite: a fronte di infermieri super stressati nel reparto di reumatologia, vedo spesso in altri reparti o servizi ambulatoriali assembramenti di infermieri che non faticano neppure la metà dei loro colleghi di reumatologia.
Concludo con un grazie a tutti gli infermieri superstressati che, malgrado le difficoltà del contesto, riescono a non perdere la propria professionalità ed umanità. GRAZIE
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