Dettagli Recensione

 
Policlinico di Bari
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Emorragia gastrointestinale

Il 6 marzo 2018 ho portato alle ore 21.00 mio padre di 84 anni, cardiopatico grave, con esiti di un cospicuo infarto del miocardio 2 anni prima ed in terapia antiaggregante, al pronto soccorso del policlinico di Bari per una emorragia digestiva. Dopo 7 ore di attesa effettuano prelievi ed Ecg senza visitarlo. Dopo la mia legittima richiesta di informazioni riguardo alla ulteriore attesa prevedibile per indirizzarlo al reparto di competenza, sono stata aspramente redarguita dalla dottoressa di turno. Sfortunatamente ho avuto la pessima idea di qualificarmi come collega, essendo io odontoiatria; per tutta risposta mi è stato urlato che non ero affatto da considerarmi tale e sono stata trattata malissimo sebbene mi fossi rivolta al personale con rispetto ed educazione. Risultato: l'attesa si prolunghera' certamente per 24 ore! Non sono scappata solo per l'amore che porto a mio padre. Per quale assurdo motivo non si fanno i prelievi al momento dell'accettazione di un codice giallo? E chi autorizza il personale a trattare con disumanità ed indifferenza pazienti e familiari? Basterebbero più educazione e informazioni per evitare contenzioso e risse.

Patologia trattata
Emorragia gastrointestinale.
Esito della cura
Nessuna guarigione

Commenti

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Inviato da Stefania
12 Marzo, 2019
Questo mio commento è un doveroso completamento del precedente (in data 7 marzo): l'attesa per il trasferimento nel reparto di chirurgia generale Bonomo è stata di 13 ore. Vorrei ringraziare sentitamente il medico di pronto soccorso subentrato alla dott.ssa Pagano alle ore 8.00 del giorno successivo, di cui non conosco il nome ma che con la necessaria lucidità ha opportunamente prescritto una Tac d'urgenza che ha permesso l'individuazione di una massa al cieco. A causa della negligenza della dottoressa di turno e/o alle carenze logistiche del pronto soccorso, mio padre è stato trasfuso e operato d'urgenza con un ritardo di 24 ore dall'accesso al primo soccorso. Ringrazio il dott. Lobascio della chirurgia generale Bonomo per la competenza, diligenza e umanità dimostrate nel prendersi cura di mio padre, attualmente ricoverato. Rimane tuttavia il grande senso di sconforto e smarrimento generato dalla mancata accoglienza da parte del personale del pronto soccorso e dalle aggressioni verbali subite. Sarebbe opportuno riformare le modalità di accesso al pronto soccorso e assicurare aree protette ed igieniche per l'attesa delle prestazioni in codice giallo. Attualmente non vengono garantite né la privacy del paziente, né le norme igieniche minime per impedire l'aggravamento delle condizioni di salute già critiche (mio padre ha trascorso tutte le 13 ore di attesa in un corridoio, dove non è stata effettuata alcuna terapia o misura diagnostica). Spero che questo mio commento sia in qualche modo utile a cambiare le cose.
Inviato da Saverio
19 Giugno, 2021
Ho avuto anch’io la sfortuna di trovare la dottoressa Pagano di turno.
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