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Non un ospedale, ma una seconda casa
Sono entrata al Bambino Gesù di Roma che avevo 9 anni e sono rimasta lì fino all'età di 27. quando sono stata costretta a rivolgermi altrove, mi sono sentita 'cacciata di casa' anche se era solo per il mio bene. sono stata indirizzata verso il migliore nefrologo specializzato per la mia patologia il prof. Ponticelli. Del Bambino Gesù di Roma ricordo la professionalità, l'efficienza, l'assistenza a 360° e soprattutto l'affetto di medici, infermieri ed addetti alle pulizie. preparazione e sensibilità, organizzazione ed attenzione alla persona non alla malattia. Io sono cresciuta mentre i medici invecchiavano. Ricordo il Dott. Mignozzi ed il dott. Rinaldi nella mia infanzia, ma anche il prof. Salvadori e Rizzoni... e poi la Dott.ssa Gianviti nella mia adolescenza. Il Bambin Gesù mi ha dato una certezza ed una fiducia verso il mondo medico che non ho più ritrovato. Grazie a tutti
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