Dettagli Recensione
Esperienze positive e negative
Giunti in Pronto soccorso la sera del 21/01/12, l'accoglienza non è stata delle migliori. Chi assegna il codice ci ha "ripreso" per aver definito un bimbo di 2 mesi "neonato" e dopo aver misurato la temperatura (36,2°) ci riferiva che il bambino aveva delle colichette e ci lasciava la scelta di fare una attesa di circa 3 ore, oppure tornare tranquillamente a casa. Avendo deciso di rimanere, entravamo in Pronto Soccorso alle 00:15 ed iniziavamo a raccontare come il bimbo (che urlava come anche durante tutta l'attesa), già nell'ultima settimana iniziava a mangiare meno, fino a giungere al momento del ricovero dove erano trascorse 8 ore dall'ultima poppata. Anche qui la dottoressa, molto seccata, ci diceva che il bambino aveva semplicemente fame e che lo avevamo portato inutilmente in Pronto Soccorso, ma che lo avrebbe comunque "ormai" visitato. Mentre l'infermiera lo spogliava, si accorgeva che aveva la febbre alta (38,9°). Subito gli infermieri si adoperavano per mettere un ago in vena mentre la Dott.ssa ci riferiva che lo avrebbero trattenuto la notte. Avendo percepito una "concitazione" improvvisa, chiedevamo se ci fossimo dovuti preoccupare; la risposta secca è stata:< capisce da solo che la situazione è critica o lo debbo dire io?>. Ho trascorso 2 ore in Pronto soccorso nell'attesa dei risultati preliminari delle analisi urine/sangue. Durante tale periodo gli infermieri hanno avuto nei nostri riguardi un'attenzione nonchè una cortesia esemplare. Anche i modi della Dott.ssa sono andati "via via" migliorando. Giunto al reparto (Padiglione Giovanni Paolo II, letto 118), la Pediatra che ci ha accolto è stata anch'essa di una cortesia estrema, tranquillizzandoci e spiegandoci tutto nel dettaglio. Anche gli infermieri sono stati cortesi, presenti e meticolosi. Nella sola giornata del 25/02/12, altra esperienza estremamente spiacevole! Durante la visita della mattina, la Dott.ssa riscontrava che la "cannula" era uscita di vena. Lo stesso avveniva dopo un tentativo sull'altro braccino. Dopo alcuni tentativi degli infermieri per cercare un'altra vena, la Dott.ssa disponeva l'intervento di un anestesista, il quale, forse, avrebbe individuato una vena più facilmente (erano le ore 10:10). Alle ore 18:30 chiedevamo agli infermieri quando sarebbe passata la visita del pomeriggio; ci rispondevano che ormai il medico stava andando via e che, se non era passato, era perchè non aveva niente da dirci. Chiedevamo quindi dell'anestesista, sottolineando che la terapia antibiotica delle 14:00 non era stata somministrata e nessuno si era accorto di ciò. L'anestesista giungeva alle 20:15 (esattamente dopo 10 ore da quando era stato chiamato!!) e dopo aver fatto ben 8 tentativi con un bimbo che urlava all'inverosimile (tra gli infermieri della mattina e l'anestesista della sera sono stati fatti circa 15 buchi al bambino..), riferiva che non era possibile reperire una vena, che lo avrebbe scritto in cartella e che qualche medico avrebbe poi riferito sul da farsi (per informazione, l'anestesista non indossava nè guanti nè mascherina). Dopo ulteriori 15 minuti circa senza ricevere alcuna informazione, chiamavamo una infermiera (molto gentile) e, dopo aver ben sottolineato che nessun rimprovero era rivolto a lei, abbiamo (con nostro dispiacere) dovuto esprimere tutto il nostro disappunto per quanto accaduto (ossia l'anestesista che si presenta dopo 10 ore e si ostina ad insistere tante volte da "traumatizzare" il bambino, il medico del pomeriggio che non passa a fare la visita, non si accorge che la terapia è saltata e neppure che l'anestesista chiamato dalle 10:00 della mattina non si è mai presentato!), pretendendo quindi a qualunque costo di parlare immediatamente con un Medico. L'infermiera (che ha convenuto con noi su tutti i punti) ha fatto intervenire il Medico di turno, Dott. Stella, il quale è stato estremamente meticoloso, cortese e paziente!!! Ha quindi individuato ed iniziato un percorso terapeutico alternativo, dandoci tutte le spiegazioni del caso. Ho apprezzato molto il Suo modo deontologico con il quale -pur dando "un calcio al cerchio ed uno alla botte"- ha comunque convenuto con quanto da noi evidenziato. Abbiamo anche cercato di evidenziare che la nostra non era una ricerca di colpe, bensì un timore che ciò potesse accadere nuovamente; a nostro avviso tale "superficialità" è stata grave!
Tutti i Medici, nonchè gli infermieri, del reparto (ad eccezione del Medico in turno che non abbiamo mai visto e che ha creato tutto quanto sopra) sono stati meravigliosamente cortesi, meticolosi e professionali e per questo vogliamo esprimere il nostro ringraziamento. Domani dovremmo "essere dimessi".. speriamo bene..!!
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