Dettagli Recensione
Carcinosi peritoneale diffusa
Dopo una serie di peripezie legate a problemi di salute collegati ad un adenocarcinoma all'utero da cui (forse) successivamente è scaturita una grave carcinosi peritoneale, mia madre è stata ricoverata presso il reparto di Chirurgia Generale dell'Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, che oggi non è più diretto dal Prof. Caracciolo, bensì dal facente funzioni Dott. Biondo. Dopo una lunga serie di accertamenti (alcuni anche scollegati tra loro, la sensazione tangibile è sempre stata che non ci fosse una direzione unitaria delle indagini diagnostiche e delle soluzioni da perseguire), si è addivenuti alla diagnosi di carcinosi peritoneale grave per lo stato di diffusione della malattia.
Il Dott. Biondo mi disse che ci sarebbe stato poco da fare, in quanto non operabile.
Per concludere, mia madre in data 01.06.2015 è stata sottoposta a perinectomia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Campobasso. La complessa operazione è stata effettuata dal Prof. Vito Chiantera e dalla sua giovane equipe. La stessa operazione sarebbe stata possibile effettuarla al Centro di Ricerca e Cura di Candiolo (TO), all'ospedale di Forlì (strutture contattate che mi hanno dato un grande riscontro di professionalità ed umanità) ed a Milano. L'operazione è riuscita, mi auguro che mia madre possa vivere a lungo ed in condizioni dignitose, ma a prescindere da tutto vorrei ringraziare il Prof. Chiantera e la sua equipe (in primis il Dott. Mario Ardovino) per avermi dato una speranza, quando il PROF. Biondo non mi ha nemmeno dato il consiglio di rivolgermi altrove.....!!
Commenti
Qualcuno mi può aiutare?
Ho letto con attenzione il suo messaggio e capisco il suo stato d'animo, lo stesso che avevo io quando la patologia fu diagnosticata a mia madre.
In primis le consiglio di non disperare, nulla è ancora perduto.
Premetto che non sono un medico. L'approccio può essere duplice, prima una limitata serie di sedute di chemio e poi l'operazione o viceversa.
Mia madre (che ancora combatte con la malattia) si sottopose prima ad una serie di chemio.
Se non ricordo male, l'operazione può essere effettuata fin quando la malattia non ha raggiunto una specifica parte de fegato e comunque dopo una limitata serie di chemio (oltre tale limitato nr di sedute il chirurgo incontra dei problemi per l'asportazione).
Si rivolga subito ad un centro di eccellenza, l'asportazione del peritoneo è un'operazione complicata e sono pochi i centri che la fanno.
Mia madre fu operata a Campobasso dal dott. Vito Chiantera che non è più lì, oggi opera a Palermo (Arnas Civico Di Cristina Benfratelli) ma fa studio a Napoli. Conosco altra paziente che si è sottoposta alla stessa operazione a Milano presso l'IEO (Istituto Europeo Oncologico).
A differenza di mia madre l'altra signora operata a Milano fu sottoposta anche ad una innovativa chemio intraoperatoria (ossia una chemio localizzata alla parte malata non diffusa a tutto il corpo ed effettuata durante l'operazione). Ricordo che altro Centro in gradio di effettuare l'operazione, anche in tempi brevissimi, era il Centro di Ricerca e Cura di Candiolo vicino Torino.
L'operazione è fondamentale per allungare l'aspettativa di vita. Non disperi e cominci a combattere. Mi auguro di esserle stato utile.
Un saluto affettuoso ed un grande in bocca al lupo. Se ha necessità, non esiti a contattarmi ancora.
Grazie mille.
La fase post operatoria è stata lunga ma regolare, è stata ricoverata ancora 10 giorni e poi è stata dimessa.
Tenga conto che l'operazione è durata circa 8 ore e le fu asportato il peritoneo, la milza, il diaframma e fu eseguita la "pulizia" di altri organi.
Mia madre ancora combatte, tra alti e bassi ed altri cicli di chemio perché la malattia non si è arresa, ma nemmeno noi!
Non si abbatta, si armi di pazienza e coraggio, la vita è bella e vale la pena combattere!
Si informi bene e spinga anche per la chemioterapia intraoperatoria, ossia una seduta di chemio localizzata alla parte malata, direttamente durante l'operazione, non so se possano farla a Campobasso, in quanto necessita di adeguato macchinario e di tecnico specializzato.
In bocca al lupo.
ho letto il suo commento e vorrei chiederle come sta sua madre a distanza di due anni dall'intervento. Mia madre ha una recidiva sul peritoneo causata da un carcinoma ovarico già operato due anni fa. Ci siamo rivolti al prof. Chiantera e siamo in attesa di essere chiamati per la ospedalizzazione.
La ringrazio.
Grazie.
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