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Mia moglie è stata ricoverata due anni fa per un edema papillare bilaterale. Vedeva moscerini inesistenti e lamentava forti mal di testa. Il dottor Quadri (persona eccezionale) decide di ricoverarla di domenica pomeriggio e inserirla nel piano di ricoveri il lunedì. Quel giorno arriva il medico che la prende in cura perché, per nostra sfortuna, conosce mia moglie in quanto già sua paziente.. Dopo la visita, fa una richiesta per vari esami e una tac.. che risulterà negativa. Contenta, mia moglie viene rivalutata dallo stesso che le dice senza tanti complimenti che secondo la sua esperienza potrebbe avere un tumore cerebrale e che la tac negativa non significa nulla, in quanto è la Rmn che conta in quanto più approfondita.. oppure uno pseudotumor nella migliore delle ipotesi e per questo chiama il neurochirurgo, che fa una consulenza senza vedere la paziente, ma solo via telematica basandosi sui referti.. Consulenza neurologica positiva... ma aggiunge che per il tipo di tumore, che per lui era situato all'interno dell occhio.. lo stesso sarebbe risultato visibile solo da quell'esame.. Peccato che abbiamo passato due giorni infernali in attesa della risonanza, nonostante il primario non fosse affatto dell'opinione del suo collega..
Non augurerei nemmeno al mio peggior nemico di passare giornate simili! Tatto zero e anche competenza.. perchè se fosse stato competente, un minimo avrebbe aspettato il referto della risonanza (risultata poi negativa per fortuna..) prima di esternare un simile dubbio su sintomi portati unicamente dallo stress e da una patologia cronica intestinale di cui lui era a conoscenza sin dall'inizio!!