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scelta altra struttura dopo invito velato
Dovevo partorire presso il Mazzoni di Ascoli Piceno; durante la gravidanza mi sono appassionata a diverse letture, tra le quali soprattutto quelle di Leboyer e attratta da figure come Marshall Klaus. Per questo avevo maturato delle prospettive per il parto ed i primi momenti di vita di mio figlio, ovviamente in caso di benestare del bambino perchè non sono matta... Purtroppo, alle mie domande/ richieste fatte ad una infermiera pediatrica durante il corso pre-parto, mi sono sentita rispondere che i protocolli aziendali erano quelli e sarebbe stato quantomeno educato che mi ci attenessi.. pensandola una stupida (ci sono in tutti i campi) viste le linee guida dell OMS che dicono "A tutte le donne che partoriscono in una struttura deve venir loro garantito il rispetto dei loro valori e della loro cultura", ho ripiegato la spiegazione della MIA DECISIONE al pediatra durante un altro incontro del corso pre-parto; ma all'incontro col pediatra, l'antifona non cambiò... la mia richiesta (e non sono interdetta e privata di patria potestà) era che in caso di apgar buono non venisse reciso il cordone come da protocollo per effettuare emogas, bensì restasse al POSTO SUO finchè non avesse smesso di pulsare...
Sono dovuta andare a San Benedetto del Tronto a partorire in una struttura che non ho mai frequentato prima, dove pare che il taglio del cordone POSTICIPATO sia la routine e non l'emogas... vabbè, poco male, ci rimette il Mazzoni che ha perso il rimborso statale di 1500 €. Spero che con l'area vasta 5 si impari un pò da San Benedetto per dare alle donne un parto più umanizzato visto che (e lo ripetete sempre in continuazione anche voi medici) il parto è cosa fisiologica.
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