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Complimenti e grazie al pronto soccorso
Il giorno 16/12/2021, dopo un malore avuto al mattino presto, dovuto forse alla terza dose del vaccino dopo meno di 24 ore dalla somministrazione, mio figlio mi ha accompagnata al PS su consiglio del nostro medico, il quale ha detto: "in buona parte è stata causa del vaccino, ma vanno esclusi eventuali problemi circolatori all'encefalo". Giunta lì sono stata accolta già all'accettazione con cordialità e competenza. La prima persona che mi ha accolta, un infermiere, mi ha rivolto alcune domande pertinenti e mi ha chiesto di pronunciare due parole in cui si potrebbe sbagliare. Subito dopo mi hanno condotta in una grande stanza e mi hanno fatto i prelievi oltre al tampone(negativo); un altro infermiere mi ha misurato la pressione, sempre rivolgendomi altre domande su cosa mi fosse successo, mi ha fatto accompagnare in Diagnostica per la TAC cerebrale e per una RX al bacino dato che durante lo svenimento sono caduta sbattendo forte sul pavimento. Alla lastra è risultata una microfrattura al coccige, che però alla visita ortopedica non ha dato sintomatologia. Lo specialista, anch'egli meticoloso, ha detto che si trattava di una falsa immagine. Dopo tutto questo sono tornata nella stanza dove mi avevano visitata prima dicendomi che avrei dovuto rimanere alcune ore, per l'esattezza 12, poiché la dottoressa di turno quel giorno ha ritenuto opportuno tenermi in osservazione e ripetere la Tac dopo 12 ore, visto lo svenimento anomalo. Dico questo perché mio figlio mi ha detto (quando era successo a casa) che io ero priva di sensi ma gli occhi erano sgranati e la bocca aperta, dalla quale usciva un suono simile al russamento. Quindi ho atteso tutto il giorno, ma la dottoressa è venuta spesso a chiedermi come mi sentissi, e la sera, dato che avevo preferito non cenare perchè non posso mangiare cibi salati, mi ha portato un succo di frutta (la dr.ssa Claudia Donello, davvero premurosa) e alcune fette biscottate. Dopo le ore 24.00 mi hanno fatto parlare con la dottoressa del turno di notte al PS (dr.ssa Barbara D'Andrea) anche lei gentile e competente, la quale non ha richiesto un'altra Tac, ma mi ha detto che considerando l'anamnesi avrei dovuto essere ricoverata per accertamenti nei giorni successivi. Altrimenti avrei dovuto firmare per essere dimessa, loro non potevano mandarmi via. Mi ha prescritto la visita cardiologica urgente da fare entro 72 ore dall'uscita, come la visita neurologica ed ecoddoppler, fatte privatamente alcuni giorni dopo. Dopo aver firmato per la dimissione, mi ha fatto ripetere altri prelievi. In più la Rmn cerebrale, che devo ancora fare, essendo molto costosa, ma fino ad oggi sono stata bene. Ho scritto tutto questo (lungo e noioso), solo per dire che negli ospedali, ma anche nelle cliniche, dipende dalle persone di turno in quel momento. In diversi commenti prima del mio ho letto cose spaventose capitate a pazienti, addirittura in urgenza. Devo reputarmi fortunata, essendo capitata con sanitari i quali hanno svolto il proprio lavoro con coscienza e professionalità. Chi si reca in un PS non va di sicuro rilassato in quanto potrebbe peggiorare in ogni momento; i sanitari lo sanno bene che ci sentiamo male e spaventati, purtroppo alcuni agiscono in maniera ben diversa da coloro che mi hanno accolta. Grazie a tutto il personale di turno in quelle ventiquattro ore.
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