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Superficialità
Oggi ho fatto un'ecografia al seno al reparto oncologia/senologia: una brutta esperienza per come sono stata trattata. Sono straniera ed ho tutti i motivi per pensare che sia stato questo il motivo per cui sono stata trattata in modo così superficiale e discriminatorio.
Accoglienza fredda, avevo il numero 88 e dopo che hanno finito con la paziente che aveva il numero 87, l'infermiera chiama il numero 89 e fa entrare la signora che doveva entrare dopo di me.
Le faccio notare che ho il numero 88 e l'infermiera mi liquida con una frase del tipo "Tra un po' tocca a lei"!
Dopo qualche minuto la stessa infermiera esce e mi dice che il Dott. Angiolucci mi propone di fare la mammografia invece che l'ecografia, visto che ho 40 anni.
Le rispondo che ho 39 appena compiuti e che preferisco l'ecografia. Cerco di spiegarle che il mio medico di base mi aveva detto di fare la mammografia solo dopo i 40, ma l'infermiera mi interrompe in modo brusco e con freddezza chiedendomi di farla finire di parlare.
Alla fine decido di fare l'ecografia: tutto a posto, solo una grossa cisti d'acqua.
Chiedo al Dott. Angiolucci quanti centimetri ha la cisti, per vedere se era aumentata (visto che 9 mesi fa avevo fatto un'ecografia da un medico privato che mi aveva detto dell'esistenza di una cisti e ultimamente la sentivo aumentata parecchio), mi risponde che le cisti non si misurano! Esco dallo studio senza parole.
Fine.
Nessuna scusa, nessuna spiegazione del perchè avevano saltato il mio numero. Meno male che non ho accettato di fare la mammografia, proposta con tanta superficialità, come se fosse un caffè al bar.
46 euro spesi per essere trattati in questo modo!
La prossima volta andrò dal privato, preferisco spendere qualche decina di euro in più ed essere trattata meglio e spero con il cuore di non avere un giorno il bisogno di rivolgermi a questa struttura.
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