Dettagli Recensione

 
Ospedale di Alessandria
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Cura del malato nella sua interezza

La prima cosa che salta agli occhi è che i medici si rapportano con i pazienti con fare propositivo. Questo fa sì che il paziente in attesa di giudizio (perchè si giudica già da sè ni maniera negativa)scopra che c'è un altro modo di vedere le cose, che nessuno lo sta giudicando, nè lo vede in modo astratto solo per azzeccare la cura.
Se dicessi questo all'équipe di psichiatri di Alessandria (dott. Gennaro, dott. Carena, dott.ssa Sartore, dott. Prelati)penso che mi risponderebbero che è il loro lavoro.
Questo è ciò che ha ribadito più volte il dott. Gennaro che è il medico a cui sono stata affidata.
Io però sono stata ricoverata altrove,in una clinica psichiatrica, per un periodo non breve e non ho trovato questo rapporto umano nel modo più assoluto.
Per di più, cosa molto più grave di questa clinica, c'era il perenne stimolo, dato ai pazienti, di essere arrivati in un'isola felice dove non ci sarebbe stata la necessità di scendere dalla giostra.
Così, all'uscita, anche la persona più sicura di sè trovava difficile reintegrarsi in una realtà, dove, al posto della giostra c'erano scadenze, affitti, bollette da pagare.....
Psichiatria di Alessandria. Il filo conduttore è dal primo giorno:
"Troviamo il modo di aiutare il paziente a guarire e a rientrare nella società".
Se dovessi dire altro, anche di meno importante ai miei occhi, farei un elenco di aspetti positivi e la cosa sembrerebbe esagertata, ma non temo, in caso di richiesta, di informare chi ne avesse bisogno che la realtà del reparto di psichiatria di Alessandria è di ottimo livello.
C'è anche una novità: il day-hospital.
Molto, molto valido.
E' meno problematico di un ricovero per il fatto che ci sono pazienti più soft.
Due infermiere molto disponibili sono sempre pronte per una parola, una battuta, per andare in soccorso al paziente sotto-tono. Purtroppo sono anche sempre pronte con l'ago della flebo in mano, guadagnandosi dal primario il titolo di "vergini di Norimberga".
Il day-hospital è diretto dal dottor Raffaelli che sedmbra avere una specializzazione, oppure una particolare predisposizione, nella gestione del day-hospital.
Io non sono mai stata alcolista ma, per quanto saputo o visto in televisione, il day-hospital sembra l'ambiente dove si ritrovano gli alcolisti anonimi.
Parliamo delle nostre patologie, dei problemi che comportano, ma poi passiamo a parlare di noi. Questo avviene anche perchè le infermiedre sono molto attente, affinchè non ci lasciamo scivolare troppo in una tristezza corale.
Tutto questo alla luce dell'ammalato, della persona ammalata, anzichè della malattia spersonalizzata.
Concludo dicendo che non sono mai sata abbandonata o lasciata a me stessa nelle mie cicliche ricadute.
Sembra ovvio?
Ebbene sappiate che, contrariamente a quanto si pensa, l'unica volta che non sono stata curata bene e l'unica volta che non mi sono sentita compresa è stato con uno psichiatra dal quale andavo a pagamento.

Patologia trattata
Depressione maggiore con disturbo bipolare e ansia (compresi gli attacchi di panico).
Esito della cura
Guarigione parziale

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