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Protesta
Mio marito, soggetto diabetico, venuto al pronto soccorso sabato 12 giugno con un problema serio al piede, dopo otto ore di attesa si è sentito messo sotto processo per avere 'osato' presentarsi al Miulli. Quindi è stato rilasciato dopo una medicazione superficiale e con l'invito a non ripresentarsi perché non avrebbe avuto una buona accoglienza. Salvo poi scrivere di ripresentarsi lunedì mattina per una consulenza di endocrinologia e di chirurgia vascolare.
Sappiamo bene cosa è la patologia del piede diabetico e i rischi collegati. Aspettare 8 ore per avere un simile trattamento è veramente insopportabile. È questa la medicina pubblica? È questa la medicina dal volto umano? Me lo chiedo e vorrei proprio avere una risposta dai dirigenti dell'ospedale. Io e mio marito paghiamo le tasse, e anche tante rispetto alla pensione da insegnanti che prendiamo!
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