Radiologia Ospedale Chieti
Recensioni dei pazienti
6 recensioni
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Pronto soccorso per un rx al piede
Vengo accolta nel pronto soccorso e comunico che la zona dove ho dolore è nel mesopiede, che non ho nessun dolore alla caviglia e che un mio amico ortopedico mi aveva consigliato di controllare se avessi qualche ossicino del metatarso rotto.
Dopo 4 h una dottoressa viene nella sala d'attesa e mi chiede dove avessi dolore, ripeto quanto riferito al triage. Entro per un rx, ripeto ai medici competenti ed infermieri che avevo dolore al piede non alla caviglia.
Dopo altre 5 h finalmente ricevo la visita ortopedica. L'ortopedico (Dr. Luigi D'Amelio) riferisce che hanno fatto un rx della caviglia e non del piede per cui devo tornare in sala d'attesa ed aspettare per un rx al piede, scrive inoltre che la sua valutazione è distorsione del mesopiede sinistro con distacco osseo parcellare. Ripeto gli rx al piede dopo aver discusso con una ragazza che si è occupata di accompagnarmi nella sala per i raggi. Mi chiede di nuovo dove dovessi fare rx.
Vado in sala di attesa del pronto soccorso per un ulteriore visita ortopedica. Entro nella visita dopo circa 30 minuti e il Dr. Luigi D'Amelio mi dice che si c'è la lastra ma non il referto.
Quindi devo uscire ad attendere di nuovo un referto da parte dei radiologi.
Nella sala d'attesa riappare la Signora scortese si poco prima che con un sorriso di beffa si avvicina per dirmi: "Ho ancora un dubbio. Dov'è che le fa male?" Capisco che mi sta beffaggiando. Rispondo dove e ringrazio. Mi chiede: "Sotto no vero?" E io dico no.
Attendo di nuovo.
Vengo chiamata per ricevere il foglio d'uscita dal pronto soccorso dove:
La Dott.ssa De Febis Giulia riferisce alle 14:55 che ho un trauma distrattivo alla caviglia. (falso)
Il Dr. Luigi D'Amalio riferisce che da una valutazione visiva ho: Distorsione del mesopiede sinistro con distacco osseo parcellare alle ore 19:30 circa. (Vero)
La Dott.ssa Nicoletta Civitareale alle ore 19:57 riferisce che ho un irregolarità corticale del calcagno. (Falso)
Non ho purtroppo idea del nome della Signora con la quale ho discusso, ma era la stessa che mi ha richiesto dove avevo dolore e che presumo abbia avuto parte alla stesura di un referto che sembra una grandissima burla.
I Dottori e relativo personale ospedaliero dovrebbero prendersi cura dei loro pazienti e farli sentire e stare meglio.
Eccezionali
Un ringraziamento speciale al reparto Radiologia, in special modo a tutto lo staff della sala ecografica 10 e 11. Tutti molto professionali e gentili. Mi sono recata qui per un intervento di needling del sovraspinoso per una calcificazione alla spalla destra e, a distanza di 2 settimane, finalmente la mia spalla è tornata come nuova.. Un grazie speciale al dottor Giovanni Cannataro.
Impiegati Accettazione di una umanità unica
Avevo necessità di reperire un cd di una TAC di mia madre malata oncologica; l’impiegata dell’accettazione signora Carla S. è stata di una umanità unica, risolvendomi telefonicamente il problema non potendo io recuperare il referto di persona vivendo a 2 ore di auto dall’ospedale. Le persone buone esistono ancora. Grazie infinite di tutto.
Pessimo servizio
Ero andato per fare una TC, ovviamente con tutti i documenti a posto. Non so per quale motivo e senza chiedermi nulla, mi abbiano fatto i raggi e non la Tac.
Visita di controllo
Imbarazzante, tempi di attesa per avere i risultati di una radiografia non accettabili.
Competenza e umanità
Sono Anna, una malata oncologica di Chieti che vive una quotidianità complessa che ti pone a dura prova, realtà comune a tutti i pazienti oncologici. Sono seguita con attenzione nella divisione di oncologia del Policlinico Colle dell'Ara di Chieti. Ma vi scrivo, in sostanza, per parlarvi dello "staff tac" della divisione di radiologia diretta dal Prof. Cotroneo. Io devo sottopormi a tac ogni 2 mesi e insieme alle terapie, ai prelievi, la tac diventa, con il contrasto, una esperienza sofferta anche se il personale medico cerca di alleviare il dolore dell'incannulamento. Ebbene, in data 7 agosto era in servizio l'infermiere Raffaele Randisi, che con estrema professionalità, accuratezza, umanità, è riuscito ad avviare il contrasto al primo tentativo, senza procurare dolore!! Una persona di competenza, esperienza e solidarietà! Questo il primario lo deve sapere così. Come la speranza espressa dallo staff di turno di vederlo un giorno caposala. Grazie alla Radiologia di Chieti.
Altri contenuti interessanti su QSalute